Pubblica amministrazione, si riforma con l'algoritmo
“Quando si torna a parlare di rinnovi contrattuali puntualmente scatta la gogna mediatica per i dipendenti pubblici.” Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della Uilpa Nicola Turco, aggiungendo: “si glissa sulle legittime aspettative economiche, si tace rispetto alle soluzioni essenziali per un rinnovo contrattuale degno di questo nome (risorse, salvaguardia bonus 80 euro, defiscalizzazione salario accessorio, welfare aziendale, ruolo della contrattazione, valorizzazione del personale, ecc.) e si sorvola sulle reali esigenze di sviluppo e di competitività di cui la macchina pubblica ha bisogno per tornare a svolgere l’importante funzione di volano per l’economia del Paese nonché per corrispondere alle necessità della collettività in termini di servizio pubblico e di prestazioni socio-assistenziali. Al contrario - sottolinea Turco - si torna a parlare di assenteismo e di illeciti come se il problema riguardasse la generalità dei dipendenti pubblici e non soltanto lo 0,2% di essi, come si rileva dai ben noti dati forniti annualmente dalla Guardia di Finanza”.
Prosegue Turco: “purtroppo invece di misurarsi sulla grande opportunità di crescita del Paese, che potrebbe derivare da un confronto sulle innovazioni da apportare alla macchina pubblica attraverso una seria Riforma condivisa da tutti i protagonisti, continuiamo ad assistere a proposte al limite del grottesco, che hanno l’unico scopo di colpire l’opinione pubblica distraendola dai veri problemi. E così, dopo i brillanti successi dell’algoritmo della Scuola, nasce ‘l’algoritmo’ delle visite fiscali ovvero una formula studiata per far sì che il nuovo Polo Inps sia in grado di decollare e di essere gestito, anche se in mancanza di una benché minima valutazione soggettiva ed oggettiva e soprattutto senza alcuna assunzione di responsabilità da parte della classe dirigente, sebbene questa sia profumatamente remunerata proprio per gestire ed assumere decisioni”.
“Pensare di ridurre tutto ad un numero è una mera utopia”, incalza il Segretario generale della Uilpa. “Al di là del risparmio di tempo per selezionare i soggetti da sottoporre a controllo, l’algoritmo non è uno strumento in grado di assicurare che la lista dei selezionati corrisponda effettivamente a quella dei dipendenti potenzialmente meno virtuosi. L’ennesimo spot elettorale.”
Sollecita Turco: “Noi chiediamo al Governo di preoccuparsi delle cose serie e di porre fine alle lunghissime attese di quel 99,8% di dipendenti onesti, che quotidianamente svolge il proprio dovere. Dunque, rispetto dell’accordo dello scorso 30 novembre per chiudere i contratti nel minor tempo possibile.”
“Proprio per questo - conclude Turco - le risorse per i rinnovi contrattuali dei lavoratori del Pubblico Impiego non si toccano! Lo ricordiamo al Ministro dello Sviluppo Economico Calenda che, evidentemente, non sembra essere a conoscenza degli intendimenti più volte espressi pubblicamente dal Ministro Madia di voler chiudere entro l’anno tutti i rinnovi contrattuali”.
In allegato il comunicato stampa in pdf.