INPS Lombardia: comunicato unitario su esito riunione con l'amministrazione
Vi forniamo una sintesi della discussione. (leggi l'intero contenuto nell'allegato documento in pdf)
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Pubblichiamo di seguito il comunicato emesso unitariamente dai Coordinamenti regionali INPS Lombardia di UILPA, FP-CGIL e CISL-FP in merito all'incontro presso la Direzione regionale INPS in data 23 ottobre 2020.
A tutti i lavoratori INPS della Lombardia-
ESITO INCONTRO CON LA DR LOMBARDIA DEL 23.10.2020
Lo scorso 23 ottobre abbiamo avuto un incontro, in video collegamento, con il Direttore Regionale per un confronto propedeutico all’uscita del messaggio Hermes n. 3885/2020.
In quella circostanza abbiamo, unitariamente e con forza, sostenuti in vario modo dagli altri sindacati presenti, rappresentato la necessità di un intervento ufficiale che non fosse la mera riproposizione delle disposizioni emanate a livello centrale nei giorni precedenti.La situazione della Lombardia è stata, ed è ancora, oggetto di un forte e preoccupante innalzamento del numero dei contagiati e ricoverati, per cui occorreva mettere in campo tutte le misure necessarie a salvaguardare il proseguimento dei servizi all’utenza unitamente alla salute e sicurezza dei lavoratori.
Per cui abbiamo chiesto di rafforzare il testo originariamente proposto con l’aggiunta del “più ampio ricorso allo smart-working” in modo da consentire una forte limitazione alla circolazione dei colleghi nel tragitto casa-lavoro.
Nel contempo abbiamo anche chiesto di rimodulare l’attività di informazione al pubblico incentivando le risposte da remoto.Il testo del citato messaggio ha recepito le nostre sollecitazioni ma la stessa attenzione non la stiamo riscontrando nelle disposizioni che i singoli Direttori stanno emanando in questi giorni, anzi, ci viene riferita una sottesa volontà da parte di taluni Direttori di disattendere le precise indicazioni declinate nel suddetto messaggio e volte ad ampliare l’utilizzo del lavoro agile.
Pertanto, abbiamo chiesto ieri al Direttore Regionale una urgente e necessaria ricognizione al riguardo per contrastare da subito improvvide scelte organizzative.Attendiamo a stretto giro l’esito di questa ricognizione per valutare più incisive azioni a tutela di tutto il personale.
Saluti.
Milano, 28/10/2020
F.to:
C. Villani - UILPA
A. Trevisani - FP-CGIL
G. Angelillo - CISL-FP
Care amiche e cari amici, oggi è una giornata per me particolare, carica di emozione e profonda commozione.
Non si tratta di una riunione rituale, ma di un passaggio, un nuovo inizio che ci apprestiamo tutti insieme a compiere: come sapete, dopo oltre dieci anni lascio la guida della categoria in ambito territoriale e regionale.
Un’avventura e una sfida che è iniziata una sera di marzo proprio in questa sala…Consentitemi di ringraziarvi e di ringraziare tramite voi tutti i colleghi, delegati, Rsu, che in questi anni, in questi lunghi mesi difficili non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno, la propria disponibilità a collaborare, partecipando il cambiamento.
Un percorso intenso che abbiamo condiviso attraversando tempeste a mare aperto e arcobaleni di luce, che ci hanno consentito di far crescere la categoria attraverso la partecipazione e il dialogo, il rinnovamento organizzativo e l’implementazione dei servizi e della comunicazione.
Lo abbiamo fatto attraverso i numerosi convegni e iniziative culturali, in sinergia con la struttura nazionale e le categorie della UIL nella nostra regione. Sono stati anni di intensa attività sindacale e di promozione culturale: ad ogni livello abbiamo cercato di migliorare e portare il nostro contributo di idee, passione, valori, conoscenza, un contributo che abbiamo portato a tutti i livelli dell’Organizzazione grazie agli importanti risultati raggiunti in tutte le elezioni per il rinnovo delle RSU.
E un ringraziamento particolare a Nicola Turco, che ha saputo ascoltare e riservare sempre una attenzione particolare a questo territorio e a questo gruppo dirigente, nonché a questa Segretaria dal temperamento ‘sanguigno’.
Il mio impegno non si esaurisce certamente, prosegue in ambito confederale regionale nella consapevolezza del ruolo e con sentimenti grati: questo tempo ci chiama tutti alla condivisione, all’impegno sociale, alla solidarietà, per affermare nuove tutele e stabilità. Un impegno irrinunciabile per un paese e una comunità in cui possano trovare ancora spazio principi di solidarietà, partecipazione e riformismo, che sono i valori nei quali crediamo, valori della nostra UIL.
Un grande abbraccio e un grazie di cuore a tutti voi.
Milano, 21 ottobre 2020
Si sono tenuti stamani, alla presenza del Segretario generale della UILPA, Nicola Turco, e del Segretario generale della UIL Milano e Lombardia, Danilo Margaritella, i lavori del Consiglio Territoriale UILPA Milano e Consiglio Regionale UILPA Lombardia. Al centro dei lavori, che si sono tenuti nel rispetto dei Dpcm e protocolli anti Covid-19, la situazione politico economica del paese e gli scenari che si stanno delineando in questa fase di emergenza, con particolare riferimento al sistema della pubblica amministrazione.
La Segretaria generale Eloisa Dacquino, nel suo intervento iniziale, nel porre l’attenzione sulla necessità che la pubblica amministrazione venga posta al centro di un piano urgente di investimenti, innovazione e contrattazione, ha ripercorso con emozione gli ultimi dieci anni di attività: la stessa, infatti, già eletta Segretaria confederale UIL Milano e Lombardia lo scorso mese di gennaio, lascia oggi la guida della UILPA Milano e della UILPA Lombardia, dopo un percorso che ha visto le strutture territoriali partecipare un grande cambiamento organizzativo, un percorso che ha favorito partecipazione, dialogo, condivisione; un impegno quotidiano e costante che ha reso possibile quel rinnovamento e quella sinergia ai vari livelli dell’Organizzazione, che hanno consentito alla categoria di crescere sul territorio in termini di iscritti e consensi nelle tornate elettorali per la elezione delle RSU.
Al termine del dibattito e dei numerosi interventi, il Consiglio Territoriale della UILPA Milano ha eletto all’unanimità Segretaria generale Artemisia Fasano. La Segreteria territoriale, di seguito all’integrazione di un componente, risulta così composta: Annamaria Liserra, Antonio Dama, Aldo Scarcelli, Ugo Barbieri, Giovanni Natale, Domenico Silipigni. Tesoriere, Domenico Addivinola.
Il Consiglio Regionale UILPA Lombardia ha eletto all’unanimità Segretario generale Carmine Villani. La Segreteria regionale, di seguito all’integrazione di due componenti, risulta così composta: Matilde Scazzero, Artemisia Fasano, Giuseppe Paglia, Gabriele Dellutri, Domenico Benemia. Tesoriere, Maurizio Bonetta.
Ai neo eletti Segretari generali e alle rispettive Segreterie i nostri migliori auguri di buon lavoro e un grande, sentito 'in bocca al lupo'; alla nostra Eloisa Dacquino un ringraziamento speciale e commosso per l’impegno costante, la passione, la capacità di ascolto e la professionalità profuse alla guida della categoria in questi anni: cara Segretaria, ad maiora!
“Preoccupante l’aumento dei casi di positività al Covid-19 che si registrano negli uffici pubblici” lo afferma in una nota il Segretario Generale della Uilpa Nicola Turco, evidenziando altresì come “si stia assistendo ad una fondamentale incapacità di gestire l’emergenza nei luoghi di lavoro. Rientri di personale mal coordinati, sanificazioni e fornitura di DPI assenti, noncuranza e superficialità nel gestire situazioni di emergenza conseguenti ai casi di positività.”
Prosegue Turco: “Nonostante il protocollo sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali e dal Ministro della Pubblica Amministrazione, che prevede il confronto con le rappresentanze dei lavoratori, sono ancora troppe le Amministrazioni reticenti che, oltre al tentativo di imporre decisioni unilaterali, si stanno rivelando non all’altezza di governare le situazioni di emergenza”.
“Peraltro”, rimarca Turco, “l’insorgere di tali situazioni ha fatto emergere delle anomalie singolari in quanto taluni uffici chiusi a seguito di riscontri di positività al virus sono stati riaperti ai soli lavoratori ma non anche all’utenza, contribuendo a generare nell’opinione pubblica l’idea che i cittadini non possano accedere agli uffici pubblici e fruire dei servizi loro spettanti per colpa dei lavoratori mentre spetta alle amministrazioni interessate porre in essere i dovuti interventi per il ripristino della normalità”.
“Abbiamo più volte avuto modo di sottolineare la volontà dei lavoratori di rientrare in servizio per testimoniare la grande importanza della macchina pubblica in una fase emergenziale come quella che stiamo attraversando a causa del Covid-19, un rientro che tuttavia richiede la garanzia di tutte le necessarie condizioni di sicurezza e di tutela della salute non soltanto per i dipendenti ma anche per i cittadini”, rileva il Segretario generale della Uilpa.
“E’ dunque necessario intervenire tempestivamente per impartire alle pubbliche amministrazioni ulteriori, univoche, disposizioni per la tutela della salute e della sicurezza di lavoratori e cittadini, per l’organizzazione delle attività da svolgere in presenza e di quelle espletabili da remoto, programmando il rientro dei lavoratori e le modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative, per la pianificazione delle operazioni di sanificazione, di distribuzione dei dispositivi individuali di protezione e soprattutto dell’impostazione degli interventi necessari nell’eventualità di insorgenza di casi di positività, ribadendo l’imprescindibilità del confronto e della contrattazione tra parti datoriali e rappresentanze dei lavoratori”, conclude Turco.
Ripartire dal Lavoro, questo lo slogan scelto dai Sindacati unitari UIL, CGIL, CISL, per la grande mobilitazione che si terrà domani, 18 settembre 2020, in 23 piazze italiane. Nel corso della conferenza stampa svoltasi ieri nella sede nazionale Uil, i tre Segretari Generali Bombardieri,Landini, Furlan, hanno illustrato le ragioni dell’iniziativa “Il 18 - ha detto Bombardieri - saremo in piazza per chiedere al Governo e alle controparti un confronto per ridisegnare un’Italia diversa. Ci attendono momenti ancora difficili. Il Covid - ha proseguito Bombardieri - ha seminato disperazione, crisi e noi chiediamo a chi dovrà decidere in questi giorni il futuro del Paese di cambiare le scelte economiche, per ripartire dal lavoro e ridare dignità alle lavoratrici e ai lavoratori, rinnovando i contratti e investendo in infrastrutture, per dare la possibilità ai giovani di trovare un’occupazione stabile. Dunque, serve un nuovo modello di sviluppo. Inoltre - ha sottolineato il leader della Uil - ribadiamo la nostra proposta di una riforma fiscale. Abbiamo chiesto al Governo di prevedere la detassazione dei rinnovi contrattuali, ma innanzitutto devono essere rinnovati tutti i contratti.".
A Milano l'appuntamento è per le 9.30 in piazza Duomo, con gli interventi delle lavoratrici e dei lavoratori, le relazioni dei Segretari generali Uil e Cgil Lombardia, Margaritella e Lattuada, e le conclusioni della Segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan.
“Lo smart working è una modalità di lavoro che può diventare costante, ma chiediamo di contrattare l’organizzazione del lavoro, perché ci sono alcuni nodi che vanno sciolti”. È, in estrema sintesi, quanto ha dichiarato il Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, intervistato sabato pomeriggio da Rainews24. “Oggi, in Italia, non c’è ovunque la stessa possibilità di connettersi; inoltre, i lavoratori, durante la pandemia, hanno utilizzato i propri strumenti e hanno sopportato i costi di collegamento; va definito, poi, il diritto alla disconnessione. Bisogna investire sulla Pubblica amministrazione, digitalizzando e mettendo in rete i vari settori, così la P.A. si potrà muovere ‘agilmente’”.
Il leader della Uil ha fatto riferimento anche alle difficoltà produttive e occupazionali del settore privato: “Ci preoccupano le tante crisi industriali ancora aperte. Il Governo - secondo Bombardieri - non ha ancora chiarito quali sono gli asset strategici del Paese. Bisogna dotarsi di una seria politica industriale, anche utilizzando le risorse che arriveranno dall’Europa, e servono investimenti in infrastrutture. Dovremo, poi, prolungare gli ammortizzatori e bloccare i licenziamenti fino alle fine dell’anno. Se faremo tutto questo - ha concluso Bombardieri - potremo provare a costruire un Paese diverso”.
25 luglio 2020
“Quella che abbiamo vissuto negli ultimi anni è stata un’esperienza devastante, l’impostazione di matrice brunettiana ha prodotto danni ingenti al nostro apparato pubblico, con conseguenze troppo spesso irreparabili”. Lo afferma in una nota il Segretario Generale della Uilpa Nicola Turco, aggiungendo: “purtroppo registriamo ancora effetti traumatici postumi, che è non più tollerabile sopportare”.
“Siamo pronti ad un nuovo progetto di Pubblica Amministrazione che vada incontro ai bisogni dei cittadini, laddove i diversi processi lavorativi totalmente ammodernati e digitalizzati siano basati su risultati da raggiungere e obiettivi predeterminati da fissare in sede negoziale tra le parti”, puntualizza Turco.
Prosegue il Sindacalista della Uilpa: “nei prossimi mesi la nostra azione sarà mirata a far sì che l’azione della Pubblica Amministrazione sia soggetta a controllo ed a valutazione, in modo tale che chi assume le scelte possa essere chiamato a rispondere del proprio operato e retribuito in base al vero risultato prodotto”.
“Non è oltremodo accettabile che possano essere ignorate tutte le possibili innovazioni della macchina pubblica come è accaduto in occasione dello Smart Working nonché con i reiterati tentativi di bypassare la contrattazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, sottolinea Turco.
“E’ ora di chiudere con il passato e di dare spazio alla Pubblica Amministrazione del futuro, moderna e innovativa, una realtà che può nascere e svilupparsi soltanto grazie all’apporto di tutti gli attori coinvolti, attraverso un percorso condiviso basato sul confronto e sulla partecipazione”, conclude Turco.
Roma, 21 luglio 2020
"Nel corso di questa fase dura e critica per il nostro Paese i lavoratori del Pubblico Impiego non si sono mai tirati indietro dai propri doveri e, nonostante il lock down e la cautela che ha caratterizzato la riapertura delle attività, hanno mandato avanti la macchina pubblica, assicurando non soltanto i servizi essenziali ma ogni funzione che la Pubblica Amministrazione è deputata ad assicurare per la collettività e per la funzionalità degli apparati pubblici, accettando la sfida dello Smart Working e superando ogni ostacolo dovuto alla mancanza di esperienze pregresse”. Lo afferma in una nota il Segretario Generale della Uilpa Nicola Turco, aggiungendo: “il feedback rispetto al lavoro svolto in Smart Working in questi mesi è stato estremamente positivo in termini di quantità e qualità delle prestazioni rese e soprattutto degli obiettivi conseguiti, tanto da indurre lo stesso Ministro della Pubblica Amministrazione ad auspicare a regime il mantenimento in lavoro agile di una percentuale di dipendenti non inferiore al 30%”.
“Rispediamo quindi al mittente le dichiarazioni rese alla stampa dall’ex senatore PD Pietro Ichino che ha fatto riferimento alla lunga vacanza dei lavoratori pubblici in Smart Working, affermazione che riteniamo non solo del tutto irrispettosa nei confronti dei lavoratori ma oltre tutto priva di alcun fondamento reale, considerata la positività dei report istituzionali sull’attività dei pubblici dipendenti svolta in lavoro agile”, incalza Turco sottolineando “come del resto sia evidente annoverare il Professore tra coloro che da anni operano per demolire il settore dei servizi pubblici e che - attraverso queste asserzioni legate evidentemente ad un vecchio modo di concepire il lavoro pubblico - mirano ad alimentare sentimenti di malcontento nei confronti di coloro che quotidianamente sono preposti ad assicurare la tutela dei diritti costituzionalmente garantiti, pur nelle difficili condizioni in cui sono costretti ad operare”.
“Analogamente – prosegue Turco - appare stucchevole il corporativismo di certe affermazioni provenienti da rappresentanti di una parte della dirigenza pubblica che non solo si pavoneggiano di essere stati gli unici a lavorare in presenza negli uffici, lamentando che il loro carico di lavoro sia aumentato di parecchio (sic!), nonostante il vero lavoro sia stato svolto dagli Smart Workers, ma fremono per il rientro dei lavoratori soltanto per poter tornare ad esercitare quello che possiamo definire un controllo ‘visivo’. Nel settore pubblico, a differenza di quello privato - rileva infatti il Sindacalista della Uilpa - distinguere la prestazione lavorativa dalla mera presenza fisica e dalla timbratura di un cartellino costituisce ancora un’utopia, c’è un atteggiamento di diffidenza del superiore gerarchico rispetto al suo sottoposto e ciò dipende soprattutto dalla circostanza che riorganizzare il lavoro, individuare ed assegnare un obiettivo e valutare il risultato appare ai più piuttosto complicato, nonostante si presuppone che chi lo dovrebbe farlo abbia anche le competenze per poterlo fare, considerata anche l’entità delle retribuzioni percepite”.
“Il disegno di smantellamento del Pubblico a favore della privatizzazione dei servizi, con ripercussioni gravissime sui cittadini, non può che trovare nutrimento da esternazioni gravi come quelle citate ed è per tale motivo che le stesse vanno condannate con forza, soprattutto per salvaguardare la dignità e la professionalità di tutti i lavoratori che nel corso dell’emergenza epidemiologica hanno fatto il possibile affinché la macchina pubblica non si fermasse e fosse sempre e comunque pronta a sostenere ogni attività del Paese in un momento così difficile”, rimarca il Segretario Generale della Uilpa.
“Abbiamo già ribadito la nostra ferma volontà di favorire il normale rientro in sicurezza dei lavoratori pubblici negli uffici, nel pieno rispetto di tutte le norme e i protocolli di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, perché i dipendenti del Pubblico Impiego desiderano offrire i servizi alla cittadinanza tornando nelle proprie sedi per ripristinare gradatamente la normalità”, rappresenta Turco.
“Tuttavia, in questa fase fondamentale per decidere se la strada della Pubblica Amministrazione sarà quella dell’INNOVAZIONE e del CONFRONTO oppure quella della RESTAURAZIONE e dell’ASSENZA DI DIALOGO, noi come Uilpa saremo impegnati a favorire il successo della prima, fortemente convinti che il nostro è un Paese che necessita di coesione e condivisione, da realizzarsi soltanto attraverso il rafforzamento delle relazioni sindacali e la restituzione della organizzazione del lavoro all'attività negoziale", conclude Turco.
Roma, 17 giugno 2020
Dichiarazione del Segretario Confederale Antonio Foccillo e del Segretario Generale Uilpa Nicola Turco
L’ultima direttiva della Ministra Dadone, relativa alle “modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nell’evolversi della situazione epidemiologica da parte delle pubbliche amministrazioni”, conferma quanto già puntualizzato nel DPCM del 26 aprile, ossia che il lavoro agile rimane la via ordinaria di esercizio dell’attività lavorativa dei pubblici.
Accogliamo, peraltro, positivamente “la sfida” che la direttiva si pone nella volontà di “mettere a regime […], al fine di rendere il lavoro agile lo strumento primario nell’ottica del potenziamento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa”. Ebbene, tutto questo necessita, come la stessa direttiva sostiene, delle opportune e adeguate dotazioni informatiche e, non da meno, del fondamentale ricorso all’attività formativa come strumento di accompagnamento del personale nel processo di trasformazione digitale e di diffusione della capacità di lavorare in modalità agile.
Dal canto nostro, perorando completamente e convintamente questa visione, che vede proprio nello smart working lo strumento principale di svolgimento delle prestazioni lavorative dei pubblici dipendenti, vogliamo riconfermare alla Ministra che questi propositi richiedono, tuttavia, la massima condivisione delle regole, special modo sui singoli luoghi di lavoro.
Si tratta, infatti, di regole che comporteranno ovviamente una significativa modifica dell’organizzazione del lavoro e che, pertanto, necessitano, affinché sortiscano i migliori effetti non solo in termini di benessere lavorativo, ma anche di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa complessivamente considerata, di relazioni sindacali solide.
Come UIL, sono ormai anni che continuiamo a sostenere l’importanza di restituire un ruolo alla contrattazione in merito a quelle materie che attengono all’organizzazione del lavoro che hanno riflessi sul rapporto di lavoro. L’avanzamento digitale delle nostre PP.AA. non può non andare di pari passo con l’ammodernamento e l’efficientamento di migliori e più solide relazioni sindacali che siano in grado di fissare regole precise e di garantire allo stesso modo per chi lavora da casa gli stessi diritti fino ad oggi tradizionalmente riconosciuti a chi ha prestato la propria attività sulla sede di lavoro, fino a disciplinare anche nuovi diritti e doveri che la frontiera del lavoro agile richiede, come il diritto alla disconnessione.
Diventa pertanto necessario, per la UIL, favorire un significativo riequilibro tra legge e contratto, in linea con il settore privato, prevedendo l’organizzazione del lavoro quale strumento fondamentale per giungere a una gestione partecipata dei processi lavoratori e per rendere più efficace ed efficiente la Pubblica Amministrazione di questo Paese.
Roma, 5 maggio 2020