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Comunicato del Governo, 27 ottobre 2012: "Il Consiglio ha poi approvato un decreto legge che, in attuazione della recente sentenza della Corte costituzionale n. 223 del 2012, ripristina la disciplina del trattamento di fine servizio nei riguardi del personale interessato dalla pronuncia. Per quanto riguarda le altre parti della sentenza della Consulta, il Consiglio ha stabilito che si procederà in via amministrativa attraverso un DPCM ai sensi della legislazione vigente." Da questo laconico comunicato sembrerebbe che il Governo pur di non cancellare la maggiore ritenuta del 2,5% abbia preferito ripristinare per i lavoratori pubblici il TFS. Non appena avremo notizie più precise sarà nostra cura comunicarle. Per il momento ci limitiamo a sottolineare che questa decisione è ancora una volta contraddittoria rispetto a quello che il Governo comunica ai cittadini. Infatti con tale scelta si ripristina una norma che allontana la parità di trattamento del lavoro pubblico con quello privato e, cosa ancor più grave, si consegna alle generazioni future un nuovo maggior debito.

A fronte dei provvedimenti del governo Monti, dalla “spending review” alla legge di stabilità, e dei tagli che andranno dunque a compromettere pesantemente i servizi offerti ai cittadini, le retribuzioni e le condizioni di lavoro dei dipendenti, i lavoratori dell’INAIL sono in stato di agitazione da Nord a Sud del paese. “Non possiamo che appoggiare la decisione dei nostri coordinatori regionali di declinare l’invito a partecipare alla presentazione del rapporto annuale 2011 dell’INAIL Lombardia che si tiene in data odierna. Abbiamo sempre partecipato a questo evento, che riteniamo importante proprio per promuovere e sensibilizzare sulle attività dell’ente. Ed è proprio per questo che oggi non esservi presenti è per noi segno di coerenza: la garanzia e la qualità dei servizi vanno tenute assieme alla tutela di chi li rende possibili” dichiarano Gloria Baraldi, Segretaria FP CGIL Lombardia, e Eloisa Dacquino, Coordinatore Responsabile UIL PA Milano e Lombardia.  comunicato stampa fpcgil-uilpa-inail-lombardia

inail lomb rapporto annuale 2011

Domani 23 ottobre 2012 - dalle ore 9,00 alle ore 13,00 - le donne e gli uomini in uniforme dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico, manifesteranno la propria indignazione  per le scelte scellerate del governo Monti che destrutturano ed annullano il diritto dei cittadini italiani ad avere sicurezza, difesa e soccorso pubblico efficienti ed adeguati alle nuove e più complicate sfide del futuro.  leggi tutto

* foto del presidio davanti alla sede della Regione Lombardia

Giovedì 18 ottobre 2012 la Pinacoteca di Brera, il Cenacolo Vinciano, la Biblioteca Braidense, l'Archivio di Stato e tutti gli Istituti dei Beni Culturali in Milano, rimarranno chiusi al pubblico dalle ore 13.00 alle ore 15.00 per un presidio di protesta contro la creazione della "Fondazione grande Brera" incaricata di gestire  la Pinacoteca Nazionale di Brera e dei suoi beni. Il presidio si terrà davanti alla sede della Direzione Regionale per i Beni Culturali della Lombardia, in corso Magenta 24.   leggi tutto

Grande Brera, ora il Ministro faccia chiarezza - IlGiorno 19 ott 2012

La legge di stabilità 2013  anzichè tagliare i veri sprechi, il ricorso alle società di consulenza e tutte le voci improduttive degli enti, cosa riserva? Una riduzione di spesa degli enti pubblici previdenziali ed assistenziali pari a 300 milioni di euro(!). Noi siamo convinti che il Paese abbia bisogno di uno spazio pubblico, di servizi pubblici che non siano ulteriormente ridotti e compressi. Siamo per un servizio pubblico che sia messo nelle condizioni di poter operare al meglio: per farlo diciamo no a questo 'accanimento terapeutico' contro la PA  e i suoi dipendenti. Qui il comunicato stampa UIL PA - FP CGIL

Giovedì 18 ottobre 2012 dalle ore 8.30 alle ore 12.30, si terranno presso gli uffici INPS dell'area milanese assemblee del personale  aventi ad oggetto il DDL di stabilità.

Doc.assemblea RSU Mi Corvetto

La pesante situazione in cui versa il mondo del lavoro pubblico e dei servizi pubblici, a seguito delle reiterate misure restrittive adottate dai vari governi nel corso degli ultimi anni subisce, con le norme contenute nel DDL stabilità 2013, un ulteriore inaccettabile e vergognoso aggravamento. Avevamo sperato che il Governo Monti potesse segnare un deciso cambiamento di rotta rispetto al passato ma purtroppo, in questi undici mesi, abbiamo sperimentato, il Paese ha sperimentato sulla sua pelle che al peggio non c’è mai fine leggi tutto

Avevamo ragione noi, vince la linea perseguita dalla UIL PA: la Corte costituzionale, con sentenza 232 depositata l'11 ottobre 2012, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di diverse norme del decreto legge 31/05/2010, n. 78, convertito con modificazioni in legge 30/07/2010, n. 122, tra queste quella di cui all’art. 12, comma 10, che disponeva il permanere della trattenuta del 2,5 per cento sulla retribuzione, nonostante la norma prevedesse l’applicazione dell’art. 2120 del codice civile in tema di trattamento di fine servizio, in luogo dell’indennità di buonuscita.Ricordiamo che la UIL PA è stata la prima O.S.  a denunciare l’ingiustizia di un tale comportamento delle Amministrazioni pubbliche ed ha promosso diverse cause pilota in tutt’Italia ( su questo territorio l’udienza è stata rinviata al prossimo 16 novembre), sul cui esito evidentemente influirà la pronuncia della Corte Costituzionale, posto che la dichiarazione di incostituzionalità vincola i giudici di merito.

Sentenza-CC-232-2012

Le ulteriori misure della vergogna che questo Governo si appresta a varare  non sono altro che l’ennesima provocazione di chi  - cieco – ha ormai perso anche il bastone e pericolosamente avvitato nella spirale pareggio di bilancio - austerità- lobbie da tutelare – sta deprimendo l’economia e colpendo duramente i lavoratori pubblici e la pubblica amministrazione, con buona pace di evasori, malfattori e quella politica che ha dato nel tempo miglior prova di sé. La vera priorità per il Paese – ora – è quella  di riprendere in mano il proprio destino: riprendiamoci la democrazia, torniamo a votare.Ciò che appare in tutta la sua drammatica evidenza, è che gli obiettivi di equità fiscale, giustizia sociale, lotta alle disuguaglianza e tutela del reddito, sono distanti anni luce dalle scelte di politica economica finora adottate.Una miopia economicista che ha saputo produrre unicamente panico in ossequio alla politica dei mercati finanziari, non alla buona politica.A questo noi ribadiamo il nostro no: questa deriva ideologica che vuole destrutturare al centro e in periferia la PA  e  affidare la gestione dei servizi pubblici in mano ai privati non ci appartiene, come non ci appartiene la  visione di società che sta portando avanti questo Governo, e che si sostanzia in un attacco senza precedenti allo stato sociale, ai servizi pubblici e al movimento sindacale.‘E’ tempo di chiudere l’esperienza del governo Monti che tanti problemi sta creando al mondo del lavoro e ritornare a far parlare gli elettori, attraverso il procedimento democratico di scelta della classe dirigente.Noi siamo pronti ad inasprire le azioni di lotta unitamente alle altre OO.SS. per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori pubblici e delle loro famiglie’. Di seguito il comunicato unitario dei Segretari Generali di Fp-Cgil, Flc-Cgil, Uil-Fpl, Uil-PA e Uil-RUA Rossana Dettori, Domenico Pantaleo, Giovanni Torluccio, Benedetto Attili e Alberto Civica.

comunicato unitario

Congelamento del meccanismo di calcolo dell’indennità contrattuale e riduzione del 50% delle retribuzioni per chi usufruisce della legge 104 sull’assistenza a invalidi e anziani, blocco dei contratti per il 2014.  Queste, in sintesi, le ulteriori misure della vergogna che si appresterebbero a varare:l’ennesima provocazione di una classe politica e di un Governo in preda al delirio di onnipotenza che ancora e sempre anziché intervenire sui cattivi costi della spesa pubblica, della politica, attacca i pubblici dipendenti e utilizza la Pubblica Amministrazione a mò di bancomat. Abbiamo già dato: se le voci dovessero essere confermate sui contenuti del DDL di Stabilità in materia di pubblico impiego che il Governo si appresta ad approvare,la nostra risposta non potrà che essere adeguata alla durezza e spietatezza degli attacchi subiti e, se così dovesse essere, ci auguriamo di ritrovare la massima compattezza tra tutte le forze sociali che operano nel Pubblico Impiego. Non accetteremo questo ulteriore attacco, questo nuovo delirio di onnipotenza.

Terminati i lavori della VIII Conferenza Nazionale di Organizzazione UIL con una certezza in più: più servizi agli associati, ai cittadini, più UIL sul territorio. Questa la sintesi della tre giorni di lavori in cui circa 1.500 delegati sono convenuti per l'appuntamento più atteso e importante della nostra Organizzazione. Tra i numerosi interventi, quello del nostro Segretario Generale Benedetto Attili è stato certamente tra i più apprezzati per franchezza, sintesi, proposte. Per quanto attiene al modello organizzativo, Attili ha sottolineato la necessità di un Osservatorio dei servizi UIL sul territorio, con l’auspicio si possa addivenire ad una effettiva e rinnovata sinergia tra le strutture UIL – verticali ed orizzontali – ed i servizi. ‘Nella UIL – ha sottolineato – dobbiamo operare  come se tutti fossimo un'unica testa e un unico corpo’. ‘Lo sviluppo - ha evidenziato – passa anche e soprattutto attraverso la Pubblica Amministrazione'.Ha evidenziato  come oggi il sindacato nel pubblico impiego non possa esercitare il proprio ruolo istituzionale a causa del blocco della contrattazione e la necessità quindi, di riprendere il cammino interrotto. L’ottava Conferenza nazionale di organizzazione e dei servizi della UIL -  i cui lavori sono terminati nella giornata di ieri a Bellaria e che ha approvato all’unanimità il documento conclusivo -   si è chiusa con la relazione del Segretario Generale Luigi Angeletti e il suo duro attacco al Governo  Monti “Questo era un Governo a termine, per noi il termine è scaduto: prima se ne va, più noi ci guadagniamo”.

Documento finale

Sintesi relazione Barbagallo