Auguri di Buone Feste!
QUI IL VIDEO - Auguri di buone feste dalla UILPA Milano e Lombardia
“Per anni abbiamo denunciato situazioni inaccettabili nella gestione dell’Istituto Previdenziale più importante d’Europa e ora, nonostante il recente cambio di vertice, ci troviamo nuovamente di fronte a circostanze che destano notevoli preoccupazioni”. Lo dichiara in una nota il Segretario generale della UILPA Nicola Turco, aggiungendo che “l’ingiustificata accelerazione del processo di riorganizzazione dell’INPS è avvenuta, in assenza di qualsiasi confronto con questa categoria, che sarebbe stato utile e costruttivo per le problematiche sociali ed economiche che affronta, oltretutto con il rischio che l’entrante Cda avrebbe titolo a rivedere l’intero impianto con la probabilità di dover affrontare altri mesi di indeterminatezza”.
Prosegue Turco: “Già in precedenza, con l’ex Presidente Boeri, abbiamo contestato duramente le regole seguite, assolutamente non conformi ad un corretto sistema di relazioni sindacali che impongono invece tutti gli istituti di partecipazione previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”.
“Nell’ambito dell’Istituto si sta nuovamente attuando uno Spoil System del tutto particolare che, anziché limitarsi alla figura del Direttore Generale, finisce per coinvolgere l’intera Dirigenza sostanziandosi di fatto in una vero e proprio processo di riassetto organizzativo dell’Istituto”, rappresenta Turco.
“Tale scelta, avvenuta a breve distanza di tempo dalla precedente riorganizzazione dell’Ente, se in modo implicito ne dichiara il fallimento, non dà tuttavia conto delle motivazioni e soprattutto dei parametri e dei criteri adottati nel nuovo intervento, nell’ambito del quale la movimentazione dei dirigenti più che rispondere a reali finalità riorganizzative dà l’idea di un puzzle in cui i tasselli corrispondono a delle scelte strategiche ben precise, basti citare a titolo esemplificativo l’incarico riguardante l’Informatica”, rimarca il Segretario Generale della Uilpa che dichiara altresì “come l’operazione nel suo complesso determini gravosi oneri a carico del bilancio dell’Istituto considerato l’elevato numero di dirigenti oggetto di trasferimento d’ufficio i quali in tale ipotesi hanno titolo a percepire le varie indennità previste dalla vigente normativa”.
“Peraltro, come soggetto titolato ex lege al confronto sui processi di riorganizzazione, la Uilpa non ha ricevuto alcuna comunicazione in proposito. Sarebbe pertanto necessaria una riflessione più approfondita, anche sui temi inerenti il personale fortemente penalizzato negli ultimi anni, che potrebbe favorire scelte condivise, ripristinando corrette relazioni sindacali che contribuirebbero al rilancio dell’attività dell’Ente che rappresenta un patrimonio importante del nostro Paese”, conclude Turco.
Sul fronte del ricambio generazionale, i sindacati chiedono un piano straordinario di assunzioni, insieme a interventi per gli idonei e alla proroga delle procedure di stabilizzazione previste dalla legge Madia. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa rivendicano, tra le altre cose, anche la rimozione dei vincoli imposti alla contrattazione integrativa unilateralmente da parte del Mef relativamente alla percentuale di destinatari delle progressioni economiche orizzontali e la restituzione della piena autonomia della contrattazione al riguardo. Su quest’ultimo punto, i sindacati hanno deciso di procedere con delle diffide formali poiché dai confronti sin qui avuti non vi è alcuna certezza di una risoluzione che assegni alla contrattazione le titolarità di tradurre e applicare le previsioni normative che non fissano alcuna soglia.
“Dopo aver subìto un blocco della contrattazione della durata di quasi 10 anni, le retribuzioni dei dipendenti pubblici sono rimaste al palo, tra le più basse in Europa e di molto inferiori anche a quelle del mondo del lavoro privato nel nostro Paese”. Lo dichiara in una nota il Segretario generale della UILPA Nicola Turco, aggiungendo: “Per questo rivendichiamo un aumento contrattuale di almeno 120-130 euro in linea con gli incrementi contrattuali delle altre categorie di lavoratori del settore privato”.
Prosegue Turco: “Nonostante l’apprezzabile impegno manifestato da questo Governo, che finalmente ha rotto l’annoso muro di silenzio con le parti sociali che ha caratterizzato i precedenti Esecutivi, riteniamo che per i rinnovi contrattuali 2019-2021 sia necessario reperire un ulteriore miliardo a regime. Allo stato attuale, al fine di proseguire la trattativa, l’unica via da percorrere è quella di un accordo quadro tra Governo e Sindacati confederali con il quale – alla stregua di quello sottoscritto il 30 novembre 2016 – oltre ad affrontare la parte economica, prevedendo anche la detassazione degli aumenti, definisca le linee fondamentali della parte normativa, soprattutto in materia di organizzazione del lavoro, che deve puntare sul rilancio del ruolo della contrattazione e sul ripristino di un sistema di relazioni sindacali che escluda ogni possibilità di prevaricazione delle parti datoriali”.
“Ricordiamo, inoltre, la necessità di procedere subito alla salvaguardia dell’elemento perequativo e alla soluzione normativa che ponga fine all’iniqua tassa sulla malattia, che discrimina i dipendenti pubblici, unica categoria di lavoratori sottoposti a tale trattamento che potremmo definire vessatorio”, conclude il Segretario Generale della Uilpa.
La UILPA ricorre al Giudice del Lavoro di Milano, a causa del costante e continuo utilizzo dell’istituto delle applicazioni da parte della Corte d’Appello del capoluogo lombardo. Tale reiterato e costante utilizzo riteniamo, a nostro avviso, violi l’art. 14 dell’Accordo nazionale sottoscritto il 27 marzo 2007, nella fattispecie in due punti: le applicazioni sono divenute normale metodo organizzativo per assicurare i servizi, mentre l’accordo nazionale si esprime in termini di eccezionalità; e ancora, mentre l’Accordo stabilisce un periodo massimo di un anno entro il quale deve effettuarsi lo spostamento d'ufficio, tale spostamento viene spesso prorogato ben oltre il predetto limite. La violazione dell'accordo costituisce, a nostro avviso, un evidente comportamento antisindacale perché vengono meno gli impegni assunti formalmente tra le parti e con il Sindacato. L'eventuale accertamento della violazione dell'Accordo e la pronuncia di antisindacalità, costituiscono strumenti giuridici percorribili per indurre l'Amministrazione a cessare le applicazioni così come oggi sono pensate e messe in atto, e a porre un freno all'esercizio discrezionale dell'attività amministrativa che sembra sempre più governata da un arbitrio unilaterale non accettabile.
Milano, 10 dicembre 2019
Rinnovo dei contratti pubblici e privati,superamento dei contratti pirata,riforma e le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, defiscalizzazione degli aumenti contrattuali i punti fondamentali della vertenza.
Stiamo per entrare nella settimana di mobilitazione indetta da Cgil Cisl Uil a sostegno delle rivendicazioni sindacali, nel corso della quale si svolgeranno a Roma – nei giorni 10, 12 e 17 Dicembre - tre manifestazioni/assemblee.
Cgil, Cisl, Uil hanno confermato e ribadito il proprio giudizio in merito alla manovra economica, il cui iter parlamentare è ancora in corso. Pur apprezzando la disponibilità dimostrata dall’Esecutivo e la conseguente ripresa del dialogo e di una parte dei contenuti proposti dal governo, le tre Confederazioni hanno ritenuto insufficienti le risorse che pure sono state messe in campo sui capitoli della piattaforma unitaria.I risultati ottenuti sono il frutto sia dell’enorme partecipazione di lavoratori, pensionati e giovani alle iniziative di piazza, avviate sin dallo scorso 9 febbraio, sia del successivo confronto con il Governo, ma non sono affatto esaustive delle rivendicazioni unitarie.
Cgil, Cisl Uil ritengono che sia necessario dare continuità alla mobilitazione, non solo per evitare peggioramenti e sollecitare alcuni miglioramenti della manovra che sarà approvata definitivamente entro la fine dell’anno, ma anche per chiedere di avviare una stagione di riforme, da condurre in porto già nei prossimi mesi.A sostegno di queste rivendicazioni e di tutte le altre richieste contenute nella piattaforma, sia per la manovra in corso di approvazione sia in vista del prossimo Def, Cgil, Cisl, Uil hanno indetto una settimana di mobilitazione con iniziative nei territori e tre manifestazioni/assemblee nazionali aperte, che si svolgeranno in Piazza Santi Apostoli a Roma.
Il 10 Dicembre dedicata alle questioni del mezzogiorno, dell’industria, dei servizi e di uno sviluppo ambientalmente sostenibile, contro i licenziamenti, a sostegno dell’occupazione e delle vertenze aperte, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, per la riforma degli appalti e dello “sblocca cantieri”.
Il 12 Dicembre per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici e privati, il superamento dei contratti pirata, la riforma e le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali.
Il 17 Dicembre sulla riforma fiscale per una redistribuzione a vantaggio dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per ridurre il fenomeno dell’evasione; sulla previdenza, per un’effettiva rivalutazione delle pensioni e per proseguire nell’opera di riforma della legge Fornero in un’ottica di effettiva flessibilità verso il pensionamento; per chiedere un welfare più giusto e una legge sulla non autosufficienza.
Le tre manifestazioni/assemblee vedranno protagonisti le delegate e i delegati dei lavoratori che al governo e alle imprese porranno i problemi delle rispettive imprese e da quelli i temi e le proposte avanzate nella piattaforma unitaria e discusse nelle assemblee dei lavoratori. Una modalità che vuole essere anche una strada per rendere protagonisti i lavoratori, i loro problemi, la loro capacità di proposta.
In allegato il volantino da scaricare per il 12 dicembre, giornata dedicata al Pubblico Impiego.
Proseguono a Milano e in Lombardia le iniziative di protesta per continuare a tenere alta l’attenzione del Governo e della politica sulle gravi problematiche che attanagliano da sempre le lavoratrici e i lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Dopo la manifestazione unitaria svoltasi a Piazza Montecitorio, i sit-in di fronte a tutte le Prefetture d’Italia del 15 novembre e lo sciopero nazionale dello scorso 21 novembre, la protesta prosegue con le conferenze stampa territoriali che si stanno svolgendo stamani presso i Comandi di ogni capoluogo di regione.
Le vertenze fino ad oggi messe in campo sono rivolte al riconoscimento della reale specificità e alta professionalità dei Vigili del Fuoco oltre ad un consistente potenziamento degli organici finalizzato a prestare un idoneo servizio sul territorio a tutela della sicurezza sia dei cittadini sia degli operatori stessi.
A seguito della protesta unitaria di CGIL CISL UIL, tutti gli schieramenti politici hanno presentato emendamenti a favore dei Vigili del Fuoco con lo scopo di una corretta valorizzazione stipendiale e previdenziale e di una tutela assicurativa in caso di infortunio sul lavoro e malattie professionali correlate ad esso. Oggi è fondamentale proseguire su questa strada affinché tali atti normativi siano formalizzati da parte del Governo nella prossima Legge di Bilancio. È tempo di tradurre in concreto le promesse governative e politiche in conseguenza delle rivendicazioni legittime che la nostra categoria reclama ormai da troppo tempo.
Per questi motivi i Vigili del Fuoco chiedono alla cittadinanza di essere sostenuti nelle loro vertenze e messi nelle condizioni di garantire un Soccorso Tecnico URGENTE EFFICIENTE ed EFFICACE, in termini di organici, automezzi, attrezzature e sedi di lavoro.
Milano, 2 dicembre 2019
Il 28 Novembre 2019, presso la sala convegni dell’Hotel Industria di Brescia, si sono tenuti i lavori dell' Assemblea Congressuale costituente della UIL Pubblica Amministrazione che ha unificato le strutture di Brescia, Cremona e Mantova.
Al termine dei lavori, cui ha preso parte il Segretario generale della UIL di Brescia Mario Bailo, i delegati hanno eletto Matilde Scazzero Segretaria Generale della nuova struttura unificata; eletti componenti di segreteria Bruno Fulco, responsabile territoriale Cremona, Leonardo Catalano, responsabile territoriale Mantova, Fulvia Ramoni,Segretaria territoriale Brescia, Vincenzo Termine, segretario, Domenico Migali, Tesoriere.
Alla neoeletta Segreteria i migliori auguri di buon lavoro!
“Sono anni che denunciamo lo stato di degrado in cui versa la Pubblica Amministrazione a causa delle scellerate politiche che hanno prodotto lo smantellamento e la demolizione del Servizio Pubblico”. Lo dichiara in una nota il Segretario generale della UILPA Nicola Turco, evidenziando che “il perseverare delle politiche di risparmio sulla macchina pubblica e più in generale di svalorizzazione delle professionalità e delle competenze presenti del mondo del lavoro pubblico avrebbe ricadute pesantissime sull’intera collettività.”
“Per tali motivi”, prosegue Turco, “abbiamo apprezzato le dichiarazioni del Ministro della P.A., che ha rappresentato come la Pubblica Amministrazione sia stata messa in ginocchio proprio dalle trascorse scelte della Politica che, senza assumersi alcuna responsabilità, ha preferito scaricare le proprie colpe sui dipendenti pubblici, anche attraverso le narrazioni sui cosiddetti fannulloni, furbetti o altro. E’ assolutamente condivisibile l’aver sottolineato che i dipendenti pubblici sono diversi da come si è voluto farli apparire ma anche quanto affermato nei confronti dei candidati idonei ricompresi nelle graduatorie di concorsi già espletati, i cui termini di scadenza sono state prorogati proprio per consentire di avere un grande bacino dal quale attingere forze nuove per le amministrazioni in ginocchio a causa della progressiva diminuzione del personale in servizio. Si tratta, infatti, di vere e proprie risorse in grado di dare una boccata di ossigeno alla Pubblica Amministrazione”.
“Insomma, auspichiamo che l’azione futura sia a favore del 99,97 per cento dei dipendenti pubblici, quelli che quotidianamente assicurano la funzionalità della macchina pubblica nonostante le gravi problematiche che l’affliggono, e non indirizzata verso lo 0,3 per cento di dipendenti disonesti, rispetto ai quali esistono già tutti gli strumenti per procedere al licenziamento immediato”, rimarca il Segretario Generale della Uilpa.
“Noi ribadiamo la nostra disponibilità ad un confronto che, insieme alle altre parti sociali, sia finalizzato all’assunzione di scelte condivise per il miglioramento della macchina pubblica. In particolare – conclude Turco - per il rinnovo contrattuale sarà necessario reperire ulteriori risorse, prevedere la detassazione degli aumenti e realizzare un accordo quadro sul modello di quello stipulato il 30 novembre 2016, attraverso il quale stabilire delle linee guida sia sulla parte economica sia su quella normativa, che pure necessita di urgenti interventi”.
"Innovare la P.A.". Questa l'apertura dell'edizione ottobre 2019 di UILPA Magazine, la rivista ufficiale della UILPA. UILPA Magazine è sfogliabile, con i consueti collegamenti a gallerie foto e video, e potrete comunque scaricarlo in pdf in alta definizione.
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