Dopo lo “scandalo” della mancata apertura di Pasquetta, il Palazzo Ducale è tornato nel dimenticatoio. A nulla sono valse le proteste dei commercianti e delle associazioni di categoria. A nulla è valsa la dimostrazione di sostegno e l'impegno del sindaco Mattia Palazzi affinché il problema della grave carenza di personale di vigilanza e accoglienza si risolvesse. (Articolo sulla Gazzetta di Mantova del 4 aprile 2018).
Come era successo a gennaio e a febbraio e fino al 22 marzo, dal 3 luglio tutto il piano nobile della Corte Vecchia di Palazzo Ducale è chiuso per la forte carenza di personale. Ogni mattina il percorso espositivo di circa 30 sale affrescate e decorate, piene di capolavori come affreschi di Pisanello, quadri di Rubens, Fetti, Viani, arazzi fiamminghi su cartoni di Raffaello, rimane inaccessibile ai visitatori e ai turisti.
Nonostante le molte richieste dei rappresentanti sindacali per trovare soluzioni condivise e nonostante l'autonomia gestionale del Direttore, niente è stato fatto fino ad ora. Nessuna esternalizzazione del servizio di vigilanza per tamponare la mancanza di personale. Nessun concorso all'orizzonte. Per il futuro di questo nostro Museo non ci sono rosee previsioni.
La responsabilità per la serrata di Pasquetta, che l’opinione pubblica ha attribuito ai lavoratori del Museo, ha in realtà messo in luce una situazione che già da tempo le organizzazioni sindacali denunciano. La risposta dal Direttore è stata l'interruzione delle relazioni sindacali.
Strettamente connessi alla carenza di personale sono l'organizzazione del servizio e i carichi di lavoro. Anche la sicurezza nella gestione dell'utenza e di tutela del bene pubblico sono direttamente legati ai numeri troppo esigui del personale. I lavoratori e le lavoratrici di Palazzo Ducale auspicano che questo comunicato possa raccogliere l'attenzione e la solidarietà che questo Museo merita, specialmente in questo frangente.
FpCgil UIL PA Mibact Unsa
Elena Giusti Artemisia Fasano Maria Giulia Sciacca
"In questo ultimo periodo abbiamo purtroppo dovuto registrare un sostanziale decadimento delle relazioni sindacali nella maggior parte degli Istituti del distretto. Non se ne comprendono la ragioni, ma diversi sono i dirigenti che hanno palesemente dimostrato scarso interesse a rispettare norme e accordi, finanche gli interventi e le posizioni assunte dall’Ufficio che dovrebbe essere “gerarchicamente” superiore, il Provveditorato Regionale, tramite orientamenti, indicazioni formali, oppure a seguito di delibere dell’Organo di garanzia regionale.(...)" In allegato la nota a firma del Segretario generale regionale UILPA Polizia Penitenziaria Gian Luigi Madonia
Di lavoro si deve vivere, non morire: questa frase racchiude il senso del presidio organizzato lo scorso 16 luglio in piazza Duomo a Milano, dalla FENEALUIL Lombardia unitamente alle categorie di Cgil e Cisl, cui la UILPA Lombardia ha testimoniato pieno sostegno e partecipazione. Un presidio voluto per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sicurezza sul lavoro, tema che continua drammaticamente ad essere di attualità, per l'incremento degli infortuni, anche mortali, e il peggioramento delle condizioni dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
Di seguito la dichiarazione di Eloisa Dacquino, Segretaria generale UILPA Lombardia QUI IL VIDEO
Di seguito riportiamo il documento inoltrato dai coordinamenti regionali UILPA, FPCGIL, CISLFP, CONFINTESA al Presidente dell'Istituto Tito Boeri, all'esito dell'assemblea tenuta con il personale delle sedi di tutta la regione lombardia il 16 luglio 2018. "L’assemblea del personale Inps delle sedi di tutta la regione Lombardia del 16 luglio ha visto una grande partecipazione dei lavoratori, aderendo al percorso di mobilitazione attivato dal livello nazionale di CGIL CISL UIL CONFINTESA rivendicando, così, il loro ruolo di protagonisti dell’istituto, come previsto dal nuovo CCNL, per dare definitivamente una svolta positiva e costruttiva alle condizioni di lavoro e alla qualità dei servizi alla cittadinanza. La gestione unilaterale dell’amministrazione degli ultimi tempi ha determinato una situazione di profonda criticità lavorativa presente in tutte le sedi della Lombardia, che unita alla gravissima carenza di personale, determina ricadute negative sulla qualità ed efficienza dei servizi all’utenza. Condizione questa, che oltre a mortificare il ruolo, la professionalità e dedizione dei lavoratori Inps è causa di un costante aumento dello stress dei lavoratori(...) Leggi tutto in allegato
La UILPA, unitamente alla RSU, alla FpCgil e alla Confsal Unsa di Mantova, chiede un incontro urgente al Direttore di Palazzo Ducale, Peter Assmann. Da più di un anno le Organizzazioni Sindacali denunciano la carenza di personale e la mancanza di sicurezza, chiedendo a più riprese un confronto di merito sulle questioni evidenziate. Ad oggi non solo non è stato dato riscontro alle richieste di parte sindacale ( in ordine anche alla difficoltà nel garantire un efficace livello di sicurezza!), ma addirittura vengono emessi comunicati di servizio, l'ennesimo, in cui la direzione annuncia nuove chiusure ( quella mattutina di tutta la corte vecchia del Palazzo). In allegato la richiesta unitaria
Diverse sono le segnalazioni e gli spunti di riflessione contenuti nella nota di Salvatore Aloise, segretario territoriale UILPA Polizia Penitenziaria di Milano. Una serie di criticità presenti presso la Casa di Reclusione di Milano Bollate, talune esistenti da tempo, che dovrebbero trovare immediata attenzione e riscontro da parte del Direttore. Ecco come viene rappresentato il disagio del personale, in particolare quello dell'area esterna, del 4° reparto e dell'area industriale
Mercoledì 13 giugno 2018 alle ore 17.30, presso Palazzo Morando, sala conferenze di via Sant’Andrea 6 a Milano, saranno presentati i volumi “Sindacati in Italia 1944-1968: uomini e strutture. Tre dizionari”, realizzati da Myriam Bergamaschi. Ad introdurre la presentazione, alla quale sarà presente l’autrice, sarà Giorgio Benvenuto, Presidente della Fondazione Pietro Nenni e della Fondazione Bruno Buozzi. Al dibattito interverranno anche Gianprimo Cella, dell’Università degli Studi di Milano, Gianni Cervetti, della Fondazione Isec, Carlo Ghezzi, della Fondazione Giuseppe di Vittorio e Andrea Panaccione dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. I volumi, frutto di analisi accurata e di un lavoro di ricerca su una mole cospicua di documenti storici riguardanti la storia dei sindacati italiani aderenti alla Cgil e alla Uil dal 1950 al 1968 e tutti i sindacati autonomi costituiti dal 1944 al 1968, nonché i sindacati della Federazione Italiana del Lavoro FIL, attiva nel biennio 1949-1950, hanno una ricca bibliografia e contengono dati e notizie in parte inedite e spesso poco conosciute. Per quanto riguarda il volume dedicato alle vicende della UIL, il periodo storico trattato è quello che va dal 1950, anno della fondazione, al 1968; la prefazione del dizionario è stata curata dal Segretario generale della UIL Carmelo Barbagallo.