UILPA Milano e Lombardia
 

Il tentativo di prevaricare Lavoratori e Sindacato costituisce uno degli inaccettabili obiettivi della ‘nuova’ classe Politica di questo Paese, che sta estremizzando le posizioni che nel recente passato hanno inevitabilmente tracciato un solco nei rapporti tra Politica e Rappresentanze dei lavoratori. Insomma, soltanto l’esasperazione dei ripetuti attacchi mirati a destabilizzare la funzione di rappresentanza dei corpi intermedi sancita dalla Costituzione”. Lo afferma in una nota il Segretario generale della UILPA Nicola Turco.

“La ventilata possibilità di denunciare, con il favore dell’anonimato, giudici e  cancellieri da parte degli Avvocati – previsto nel progetto di riforma del processo civile - fa il paio con la rilevazione biometrica del Ministro della P.A. nonché con le ispezioni ideate da Toninelli nelle Motorizzazioni civili”,  prosegue Turco, domandandosi “se i Ministri della Repubblica hanno consapevolezza del fatto che se le Amministrazioni Pubbliche possono ancora adempiere alle proprie funzioni e rendere un servizio alla collettività lo si deve proprio a tutti quei lavoratori che per anni sono stati vittime di atteggiamenti discriminatori e vessatori, i quali  - anche in assenza di condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, di  adeguata  formazione professionale, di mancata riqualificazione nonché  in presenza di inaccettabili ritardate erogazioni dei salari accessori -  sono quelli che hanno sempre assicurato il servizio pubblico ai cittadini, pur sobbarcandosi dei carichi di lavoro enormi dovuti alla vertiginosa carenza di personale di cui la Politica non si assume colpe e responsabilità”.

“È inaccettabile e fuori di ogni logica che - dopo uno sciopero  largamente partecipato - il Ministro della Giustizia non si sia degnato di convocare le rappresentanze dei lavoratori e non abbia voluto essere edotto delle motivazioni che hanno indotto i lavoratori della Giustizia ad incrociare le braccia in segno di protesta”, incalza Segretario Generale della Uilpa secondo il quale: “tutto ciò accade perché prosegue senza sosta la crociata contro il mondo del lavoro pubblico, messo alla berlina per un manipolo di quattro furbetti, che noi siamo i primi a condannare ma che - ricorda Turco -  costituiscono una percentuale irrisoria, pari allo 0,3%, della platea dei lavoratori del Pubblico Impiego che ammonta a circa 3milioni e 200mila unità. Insomma, si tratta di numeri fisiologici comuni a tutti i settori del mondo del lavoro, che non possono giustificare tanto livore”.

“Nei prossimi giorni ci faremo portatori di una grande iniziativa e chiederemo all’Informazione di affiancarci in una operazione di verità per denunciare lo stato in cui versa la Pubblica Amministrazione. Inviteremo tutti a testimoniare vicinanza, al fine di non consentire il progetto di smantellamento della macchina pubblica a favore del sistema privato e a danno dei cittadini tutti”, conclude Turco.

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