Le ulteriori misure della vergogna che questo Governo si appresta a varare non sono altro che l’ennesima provocazione di chi - cieco – ha ormai perso anche il bastone e pericolosamente avvitato nella spirale pareggio di bilancio - austerità- lobbie da tutelare – sta deprimendo l’economia e colpendo duramente i lavoratori pubblici e la pubblica amministrazione, con buona pace di evasori, malfattori e quella politica che ha dato nel tempo miglior prova di sé. La vera priorità per il Paese – ora – è quella di riprendere in mano il proprio destino: riprendiamoci la democrazia, torniamo a votare.Ciò che appare in tutta la sua drammatica evidenza, è che gli obiettivi di equità fiscale, giustizia sociale, lotta alle disuguaglianza e tutela del reddito, sono distanti anni luce dalle scelte di politica economica finora adottate.Una miopia economicista che ha saputo produrre unicamente panico in ossequio alla politica dei mercati finanziari, non alla buona politica.A questo noi ribadiamo il nostro no: questa deriva ideologica che vuole destrutturare al centro e in periferia la PA e affidare la gestione dei servizi pubblici in mano ai privati non ci appartiene, come non ci appartiene la visione di società che sta portando avanti questo Governo, e che si sostanzia in un attacco senza precedenti allo stato sociale, ai servizi pubblici e al movimento sindacale.‘E’ tempo di chiudere l’esperienza del governo Monti che tanti problemi sta creando al mondo del lavoro e ritornare a far parlare gli elettori, attraverso il procedimento democratico di scelta della classe dirigente.Noi siamo pronti ad inasprire le azioni di lotta unitamente alle altre OO.SS. per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori pubblici e delle loro famiglie’. Di seguito il comunicato unitario dei Segretari Generali di Fp-Cgil, Flc-Cgil, Uil-Fpl, Uil-PA e Uil-RUA Rossana Dettori, Domenico Pantaleo, Giovanni Torluccio, Benedetto Attili e Alberto Civica.