Il 27 ottobre 2017 si è tenuto, presso la Prefettura di Brescia, un incontro tra il Prefetto Dott. Annunziato Vardè, il Presidente del Tribunale Dott. Vittorio Masia, il Presidente della Corte d’Appello Dott. Claudio Castelli, i Segretari Generali Confederali CGIL Damiano Galletti,CISL Francesco Diomiaiuta,UIL Mario Bailo, unitamente ai Segretari generali territoriali di categoria FPCGIL Francesca Baruffaldi, CISFP Marcellino Marroccoli, UILPA Matilde Scazzero. Incontro voluto fortemente dalle Organizzazioni Sindacali, per denunciare la grave carenza di personale che, purtroppo, investe tutti gli uffici giudiziari di Brescia.
Il Presidente Castelli ha rappresentato i dati in suo possesso circa le carenze che si aggirano: 31% in Corte d’Appello, 33%Ufficiali Giudiziari , 37,5% Tribunale dei Minori, 28% Tribunale di Sorveglianza; per non parlare del Tribunale, in cui il dato si attesta al 23 % , mentre i Giudici di Pace al 33,3%; e ancora agli uffici della Procura meno 25% alla Generale, 12% minorile e 30% Procura della Repubblica. Il Governo ci ha messo del suo (organizzando in tempi record) un bando nazionale per nuovi 1400 posti; delle assunzioni, previste per novembre a livello distrettuale (circa 38) una decina saranno destinate su Brescia: numero questo del tutto insufficiente riguardo gli attuali carichi di lavoro.
La scopertura media, calcolano i Sindacati, è molto più alta anche alla luce dei nove nuovi giudici che il due novembre prenderanno servizio a Brescia. Secondo le Organizzazioni Sindacali, così come accaduto per giudici e procuratori, anche la pianta organica del personale amministrativo andrebbe adeguata alle necessità, così come alcune posizioni andrebbero riviste.
Secondo il Presidente Castelli la situazione è drammatica e se non ci sarà un intervento adeguato e tempestivo, saranno costretti a chiudere alcune cancellerie. Anche il Presidente del Tribunale ha presentato al Prefetto un quadro desolante, analogo nelle percentuali di carenza di organico a quello della Corte d’Appello, con una competenza distrettuale che comprende le Province di Brescia, Bergamo, Mantova, Cremona e Crema e la realtà di procedimenti, come quelli riferiti alle violenze familiari, che non possono essere inseriti in lista di attesa ma che andrebbero assolutamente conclusi in tempi molto rapidi, per non parlare del Tribunale delle imprese che conta 266.000 imprese o della protezione internazionale .
Il Prefetto ha concluso assumendo l’impegno a predisporre al più presto con i Presidenti di Corte d’Appello e Tribunale una lettera indirizzata al Ministro della Giustizia, al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione e alla Presidenza del Consiglio, per chiedere l'adeguamento della pianta organica degli Uffici Giudiziari di Brescia. Una richiesta sostenuta anche dai parlamentari bresciani Alfredo Bazoli e Guido Galperti, presenti alla conferenza stampa convocata dai Sindacati.