Dopo otto anni dalla prima riorganizzazione con la costituzione dell’Area Metropolitana di Milano, in questi giorni la governance dell’Istituto, riparte con l’ennesima rivoluzione e determina Milano come Direzione di Coordinamento Metropolitano, imponendo la politica dei risparmi dei costi di gestione, senza entrare nel merito di quelli che sono i reali problemi che vedono tutte le agenzie avere criticità nel rapporto con l’utenza, difficoltà nella realizzazione della produttività. Il personale invecchia e non c’è una reale politica del turn over, con la conseguente diminuzione degli addetti ai lavori e l’Amministrazione cosa fa? continua con il decentramento, con la realizzazione di PUNTI INPS che indeboliscono il già carente organico togliendo alle agenzie il personale per destinarlo a queste piccole realtà che poco incidono sugli obiettivi legati alla produzione.
La UILPA INPS si oppone fermamente alla chiusura dell’Agenzia Interna di via Pola e allo spostamento del personale senza criteri di razionalità. Da sempre la Sede Provinciale di Milano, è stata ubicata in una zona centrale e strategicamente confacente al bacino di utenza per il quale è competente. D’altra parte il trasferimento del personale e dei CAP ad altre agenzie, aumenterebbe il disagio innanzitutto delle sportellerie delle sedi riceventi, già oberate dall’affluenza di utenti, creando problemi di sicurezza per sovraffollamento e di gestione delle emergenze. Chiaramente il territorio non può essere presidiato da un’Agenzia Territoriale per ragioni oggettive legate alla sicurezza sul posto di lavoro.
Riguardo alla sperimentazione del front office sul modello esercitato dall’Agenzia di Sesto San Giovanni abbiamo manifestato le nostre perplessità, soprattutto nella parte riguardante l’apertura delle linee interne, che non possono fornire i risultati auspicati. Il trasferimento e l’assegnazione delle stesse, ai BackOffice è abbastanza farraginoso e la tempistica dei due giorni per la risposta all’utente, è difficilmente rispettabile e crea aggravi di lavoro sia ai responsabili, designati all’assegnazione, sia ai lavoratori, già oberati da molteplici canali di comunicazione da controllare. Nel prendere atto della volontà univoca dell’Amministrazione di dare corso a questa sperimentazione, abbiamo chiesto una puntuale e precisa formazione del personale, affrontata, innanzitutto in termini di omogeneità, infatti, ogni agenzia adotta una propria organizzazione interna, dove anche i colleghi di area A svolgono un’attività diversa. Nella fattispecie, chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto, dove si possa affrontare lo spinoso argomento del mansionismo, per dare pari dignità a ogni collega.
Per quanto riguarda la costituente Direzione di Coordinamento, in attesa di conoscere l’organizzazione del lavoro che sarà apportata, riteniamo opportuno chiarire, fin da subito, che alla costituzione dei nuovi uffici amministrativi siano assegnati i colleghi della Sede Regionale, in proporzione ai carichi di lavoro trasferiti. La problematica inerente al Polo dipendenti pubblici parte da lontano. E’ da lungo tempo che si discute sommariamente dell’argomento e si prende atto della mancata applicazione di quanto disposto dall’articolo 21 del Decreto Legge n. 201/2011 (convertito in Legge 214/2011) che ha previsto l’integrazione di INPDAP ed ENPALS in INPS. Obiettivo della riforma era, non solo realizzare una diminuzione dei costi amministrativi di gestione della Previdenza Pubblica ma, soprattutto rendere più efficace ed efficiente il servizio pubblico, assicurando ai cittadini un unico soggetto interlocutore per i servizi di assistenza e previdenza. Si deve prendere atto del fallimento di questo tentativo. Nel corso degli anni l’ex Polo INPDAP, ha registrato un’emorragia di professionalità a favore di competenze INPS, che hanno portato a una situazione non solo di stallo ma anche di profondo disservizio agli utenti della Previdenza Pubblica. E’ evidente che tale situazione non può che far buon gioco a una Dirigenza che vuole gestire a piacimento, senza nessuna possibile interferenza, l’organizzazione in generale e il personale in particolare. E’ purtroppo facile costatare che, se fossero state prese non solo differenti ma addirittura opposte valutazioni, ci troveremmo ad analizzare una situazione di eccellenza con riferimento al numero degli addetti impiegati e la loro professionalità. Nell’attesa dell’annunciata chiusura della Sede INPS di via Pola e del conseguente trasferimento dei relativi uffici ad altre sedi, si precisa che sarebbe necessaria una profonda valutazione delle scelte in merito a decisioni su una futura organizzazione degli uffici GDP. Una ripartizione nelle varie sedi metropolitane e del relativo personale sarebbe auspicabile. Oppure che il Polo già esistente non venga smembrato ma potenziato con le acquisizioni di professionalità già accertate.
L’Amministrazione dichiara e attua la progettualità della diminuzione dei costi di gestione e in quest’ottica che siamo preoccupati per la sorte dell’Agenzia Complessa di Legnano. Se per la Dirigenza il canone di affitto è troppo oneroso, per un edificio obsoleto e ai limiti della sicurezza, allora noi invitiamo la stessa a chiedere un incontro all’Amministrazione Comunale di Legnano per valutare le offerte che ci sono sul territorio.
In merito alla questione dei nostri colleghi ispettori. Non è comprensibile il silenzio della Dirigenza Centrale riguardo alle direttive operative che avrebbero dovuto ricevere gli ispettori per poter correttamente operare a seguito della costituzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Le poche indicazioni ricevute hanno generato confusione e incertezze, lasciando gli ispettori senza riferimenti certi a livello normativo. L’abbandono in cui versa la vigilanza ispettiva dell’INPS potrebbe nascondere in realtà un più ampio progetto di smantellamento di interi pezzi dell’Istituto.
Infine per quanto riguarda le P.O. vacanti o ad interim, si invita la Direzione di Coordinamento di mettere a bando suddette posizioni, in particolar modo quelle riguardanti l’URP, per una migliore gestione dei front office ove necessita la presenza di un funzionario di sala.
In ragione di tutto quanto sopra esposto, la UILPA-INPS di Milano si è fatta promotrice di una richiesta di incontro urgente con il dott. Tito, coinvolgendo le altre OO.SS. territoriali. Pertanto, attenderemo qualche giorno per comprendere quale sarà l’orientamento delle altre Organizzazioni sindacali di Milano e, conseguentemente, a breve formalizzeremo la suddetta richiesta al Direttore di Coordinamento Metropolitano.
Buon lavoro a tutti.
Milano, li 28 febbraio 2017
Coordinamento Provinciale di Milano UILPA – INPS