Pubblichiamo di seguito l'introduzione di Eloisa Dacquino* ai lavori della tavola rotonda " Contrattazione, quale futuro?", organizzata dalla UILPA Lombardia e FenealUIL Lombardia lunedì 5 dicembre 2016 presso il salone d'Onore della Triennale di Milano. " Innanzitutto grazie per aver risposto, così numerosi, al nostro invito. Apriamo questa iniziativa con un minuto di silenzio e un saluto particolare a chi oggi avrebbe dovuto portare il proprio saluto in questa assise: un saluto al Presidente della Triennale Claudio De Albertis, che venerdì sera ci ha lasciato. Lo vogliamo salutare con un applauso per l'opera meritoria che ha saputo portare in favore della Triennale di Milano e del mondo imprenditoriale. Durante la sua Presidenza c'è stato un rilancio di questa prestigiosa Istituzione milanese, che da oltre ottantanni è punto di riferimento nella vita culturale ed economica della città, di dialogo internazionale tra società, arte, impresa.
Quando con Enrico Vizza, mesi or sono, abbiamo deciso di organizzare questo incontro, i temi legati alla contrattazione, al lavoro, erano fuori dall'agenda politica del nostro paese. Abbiamo quindi sentito l'esigenza di poter offrire un dibattito su questi temi, un confronto tra il mondo del lavoro pubblico e privato, per rilanciarne il ruolo. Questo appuntamento coincide con l'avvenuta sottoscrizione di accordi rilevanti, per certi aspetti storici del movimento sindacale: la firma del contratto dei metalmeccanici e l'accordo quadro per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego. Due momenti importanti che fanno uscire la dinamica negoziale dalla staticità ultima, rendendo protagonista nuovamente il Sindacato, che recupera il proprio ruolo contrattuale. Un accordo, quello sul Pubblico Impiego, che vede uscire la Pubblica Amministrazione, che ho l'onore di rappresentare su questo territorio, da una lunga e sofferta stagione, una stagione che abbiamo definito buia, durata oltre sette lunghi anni. Una stagione di lotte e rivendicazioni portate avanti tenacemente, a fianco dei lavoratori, per il rinnovo dei contratti e il ripristino della contrattazione. Contrattazione sottratta per decreto legge dalla famosa 150, cosi detta legge Brunetta. Un accordo, dunque, quello sottoscritto, che restituisce dignità a milioni di lavoratori pubblici per anni criminalizzati e che sostanzia le nostre richieste in ordine a un nuovo corso delle relazioni sindacali, ripresa della contrattazione, introduzione del welfare aziendale, sostegno a favore dello sviluppo della previdenza integrativa,superamento del precariato. Dunque questo odierno appuntamento, che abbiamo immaginato di confronto tra chi è stato protagonista di stagioni importanti, di conquiste per i lavoratori e il paese e tra chi è attualmente impegnato nei rinnovi contrattuali, assume un rilievo particolare alla luce di questi accordi che segnano una inversione di marcia nelle relazioni sindacali. La via per la crescita e la modernizzazione dell'amministrazione pubblica, che è pregiudiziale per lo sviluppo del paese, passa attraverso il protagonismo attivo dei lavoratori, quel ruolo che la nostra Costituzione riconosce. L'azienda Italia cresce se c'è la partecipazione attiva di chi, questa macchina pubblica, la porta avanti quotidianamente, e la contrattazione è l'unico strumento che possa garantire e consentire crescita, formazione, professionalità, riconoscimento economico, innovazione. Su questo tema noi oggi mettiamo a confronto percorsi e storie del mondo del lavoro pubblico, attraverso la pubblica amministrazione, e privato, degli edili e metalmeccanici, convinti che storie e percorsi diversi possano arricchire il dibattito ed essere portatori di proposte comuni e condivise. Se il sistema di compartecipazione attraverso la contrattazione produce risultati positivi sia per le imprese private che per i lavoratori, perchè non dovrebbe esserlo anche per il pubblico impiego e i lavoratori pubblici? Lavoratrici e lavoratori che hanno bisogno di avere gli stessi obblighi contrattuali e normativi delle lavoratrici e lavoratori privati. La contrattazione è azione e strategia centrale del movimento sindacale; la nostra ragion d'essere risiede nella contrattazione, che racchiude in sè tanti principi della democrazia: la legittimità a convivere di interessi diversi, l'importanza della ricerca della sintesi, il riconoscimento del diritto a partecipare i processi di definizione delle decisioni di tutti gli attori in campo, innanzitutto i lavoratori, che organizzati nel Sindacato chiedono diritti di cittadinanza anche nei posti di lavoro. E' una priorità di questo tempo conquistare un livello di relazioni industriali sempre più consolidato, necessario per il rafforzamento del dialogo sociale e della contrattazione in tutta Europa. Ai nostri relatori, dunque,che ringrazio per aver accolto il nostro invito, la discussione e il confronto: contrattAzione, quale futuro?"
* Segretaria generale UILPA Lombardia