Pubblichiamo di seguito la lettera della UILPA Vigili del Fuoco Lombardia in ricordo di Fabio De Muro, giovane collega in servizio a Brescia come discontinuo, suicidatosi a seguito della mancata possibilità di poter accedere stabilmente dopo nove anni di precariato, nel Corpo dei Vigili del Fuoco. "Qualcuno potrà chiedere perché non si è intervenuto prima, perché sempre a posteriori ci si ricorda di chi ora non c’è più. Chi scrive è un collega e un sindacalista, con l’animo sconvolto per la perdita di una persona che aveva conosciuto e con cui aveva scambiato opinioni e speranze, le sue … così come quelle di molti altri colleghi, discontinui, di poter accedere nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che a causa di una normativa ‘tiranna’ e spietata giustificata per motivi tecnici operativi, gli ha impedito di realizzare un sogno, ma soprattutto di ottenere un lavoro. Il rimpianto è forte nel non avere potuto fare di più, per quei cavilli e volontà politiche a volte insormontabili che di fatto ignorano le esigenze primarie delle persone, della collettività. Come quella di trovare un lavoro, in questo caso lavoro precario, quello di un Vigile del Fuoco temporaneo: questo era Fabio, un collega discontinuo. E’ questo il mondo del precariato, il mondo reale del lavoro, di chi opera per la Pubblica Amministrazione e la collettività, e non viene riconosciuto: non quello della propaganda e dei facili spot. Occorre rimettere al centro la dignità e il valore della persona, della collettività, nelle scelte politiche.
I valori della persona, di una vita, come quella che Fabio ha sacrificato.
Continueremo a lottare contro il precariato e il lavoro temporaneo, continueremo a lottare per riprendere in mano il nostro presente per un Paese giusto, solidale, in cui è possibile vivere dignitosamente attraverso la certezza del lavoro, curarsi, avere giustizia e crescere le nuove generazioni con dignità e rispetto.
Nel nome di Fabio."
UILPA Vigili del Fuoco Lombardia
Romolo Iovinelli
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 Lettera a un collega.pdf |
