UILPA Milano e Lombardia
 

 

Mentre incalza il dibattito sulla riforma del mercato del lavoro, il cui confronto sta producendo evidenti divisioni e lacerazioni non solo nel mondo politico, puntuale all'appuntamento si presenta il solito refrain: statali, questi privilegiati! E allora occorre fare chiarezza e sgomberare il campo dalle solite, sterili, superficiali deduzioni e  controdeduzioni in punta di diritto  di una rappresentazione  che poco o nulla ha a che fare con la realtà lavorativa di tre milioni e mezzo di lavoratori della pubblica amministrazione. Rammentiamo, a chi alimenta  inutili polemiche, che la disciplina dei licenziamenti nel pubblico impiego è già ampiamente regolata dai CCNL di comparto (licenziamenti disciplinari) e dall'art. 33 del  D.Lgs. 165/2001 (eccedenze, mobilità, disponibilità);in quest'ultimo caso la norma, recentemente modificata, prevede che le eccedenze di personale, che poi porterebbero al collocamento in disponibilità ed al licenziamento, siano rilevate dalle pubbliche amministrazioni "in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria” senza peraltro prevedere il minimo confronto con le OOSS così come avviene nel privato.

E intanto l’Istat certifica che le nostre retribuzioni sono ferme al 2009, con un incremento residuale dello 0,2 % corrispondente alla sola vacanza contrattuale, a fronte di una inflazione che cresce e raggiunge quota 2,8%.

interviste-Angeletti

Documento finale direzione nazionale UIL

 

 

 

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