La UILPA Giustizia di Milano, con una nota a firma del coordinatore provinciale Domenico Silipigni indirizzata al Presidente del Tribunale Roberto Bichi, denuncia la grave carenza di personale in servizio presso le cancellerie e gli uffici del Tribunale di Milano. Alla richiesta di incontro urgente indirizzata ai vertici dell'amministrazione giudiziaria milanese, la UILPA Giustizia propone la sospensione delle udienze penali e civili un giorno la settimana, la riduzione dell'orario di apertura al pubblico delle cancellerie e l'adozione di opportuni provvedimenti organizzativi a fronte dell'insostenibile situazione lavorativa venutasi a creare. " La situazione - dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria Generale territoriale UILPA - rischia seriamente di compromettere l'attività giudiziaria, posto che sia l'attività di assistenza alle udienze che i servizi connessi e loro peculiarità, necessitano di adeguato numero di personale". La grave carenza di personale nella cittadella giudiziaria milanese impone misure straordinarie per affrontare il caos organizzativo e l'elevato carico di lavoro che quotidianamente ricade sulle lavoratrici e lavoratori, sottoposti a ritmi di lavoro e ad un surplus di stress correlato ai servizi da garantire. " Non è pensabile - continua Eloisa Dacquino - che lavoratori impegnati in un servizio così delicato e importante dello Stato, debbano continuare a pagare le conseguenze di pseudo riforme intervenute nei confronti della Pubblica Amministrazione che hanno operato unicamente nella direzione dei tagli lineari, con blocco del turn over e misure fortemente penalizzanti nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori". " Un datore di lavoro, lo Stato, - aggiunge Eloisa Dacquino - che chiede misure straordinarie ai propri dipendenti a fronte di un mancato rinnovo contrattuale che dura da più di sei anni, con un salario accesssorio corrisposto dopo diversi mesi dall'effettuazione di servizi e turni festivi, che prevede come ulteriore penalizzazione e beffa la sottrazione del fondo unico di amministrazione dei propri dipendenti e, dulcis in fundo, nella legge di stabilità addirittura una mancia di poco più di 5 euro al mese come proposta di rinnovo contrattuale". Nell'auspicare un sollecito riscontro da parte del Presidente del Tribunale di Milano, la UILPA preannuncia il ricorso a forme di mobilitazione a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.
In allegato la nota del coordinamento UILPA Giustizia, indirizzata al Presidente del Tribunale di Milano.