UILPA Milano e Lombardia
 

COMUNICATO STAMPA 27.10.2011 DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL PUBBLICA AMMINISTRAZIONE BENEDETTO ATTILI:

Domani per l’intera giornata i lavoratori del pubblico impiego scioperano. E’ il momento culminante, ma sicuramente non l’ultima tappa, di una mobilitazione che parte da lontano e si incrocia con le pressanti necessità finanziarie risolte dai governi con i continui e inefficienti interventi di tagli indifferenziati, di aumenti di tasse e di prelievi forzosi dalle tasche di lavoratori dipendenti e pensionati.

Una politica economica miope, iniqua che rende i ricchi sempre più ricchi ed impoverisce chi non ha.

La vertenza sul pubblico impiego aperta dalla UIL su questi temi si arricchisce ora, dopo la consegna della lettera alle autorità europee, di nuovi e più pressanti argomenti.

Dopo i blocchi contrattuali e retributivi, si arriva a prefigurare l’abolizione delle piante organiche, i trasferimenti d’autorità, la cassa integrazione, il licenziamento. Un sacrificio servito alla famelica Europa, quasi moderno Minotauro, senza numeri o scadenze, a dimostrazione del dilettantesco approccio rispetto a temi delicati che riguardano la vita e la dignità di milioni di lavoratori e le loro famiglie.

Come se i problemi del debito pubblico si potessero risolvere smettendo di fornire servizi alla collettività.                                                                                                           Rammentiamo a tutti che il rapporto tra i dipendenti pubblici e la popolazione totale in Italia è in linea con quello degli altri paesi europei, se non inferiore.

E intanto nessun serio intervento viene, non diciamo attuato, ma neanche annunciato rispetto allo scandalo degli sprechi nella pubblica amministrazione, fatti di consulenze, appalti, corruzione, benefit, privilegi di ogni natura, incarichi e gettoni di presenza.

E che dire della mancanza di norme cogenti in materia di lotta all’evasione fiscale?

Nessun impegno per la riduzione di comuni e provincie, di assemblee elettive, enti e società pubbliche.

Nulla, se non generiche allusioni a leggi costituzionali che vagano tra i due rami di un Parlamento oramai ingessato e svilito ogni giorno dal teatrino della politica, fatto di risse, turpiloqui e botte, sotto gli occhi di un’opinione pubblica sempre più indignata.

E intanto a pagare sono sempre e sicuramente i soliti, quelli che già pagano e da cui è sicuro prendere.

Il nostro pressante invito lo rivolgiamo quindi ancora una volta a tutti i lavoratori pubblici perché non dobbiamo perdere questa occasione di far sentire tutta la rabbia e l’indignazione contro una politica punitiva, ingiusta che non da risposte ma sottrae diritti.

Domani quindi tutti a Roma in piazza Santi Apostoli alle 9,30 per gridare le nostre ragioni.

 

Ufficio stampa UIL PA   0671539318

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