Nell’ambito delle iniziative prodromiche allo sciopero generale del pubblico impiego proclamato il prossimo 28 ottobre 2011, la UIL Pubblica Amministrazione di Milano Venerdì 21 ottobre 2011 dalle ore 9.30 parteciperà al Palasesto alla mobilitazione organizzata dalla UIL alla presenza del Segretario Generale UIL PA Benedetto Attili. “Lo sciopero generale del pubblico impiego – dichiara Eloisa Dacquino, Segretario Responsabile UIL PA Milano e Lombardia – rappresenta per noi della UIL un no forte e chiaro ad una politica di governo che negli ultimi anni ha duramente colpito la pubblica amministrazione e i lavoratori pubblici”. “Le previsioni contenute nella recente manovra economica rappresentano la goccia che ha fatto traboccare il vaso rispetto le misure adottate dal Governo in questi anni, che di fatto hanno azzerato il processo di privatizzazione del rapporto di lavoro iniziato negli anni novanta, bloccato la contrattazione nazionale per un triennio, bloccato le retribuzioni accessorie fino a tutto il 2014 con pesanti ripercussioni sul potere d’acquisto dei salari”.
“Se a questo aggiungiamo – continua – le misure inserite nel disegno di Legge di stabilità e le ulteriori ipotesi di tagli, il proliferare delle esternalizzazione dei servizi, lo slittamento del pagamento delle buonuscite di due anni rispetto la pensione, l’esclusione dal beneficio della tassazione ridotta sul salario accessorio, i tagli agli organici e il blocco del turn over, la riforma dell’organizzazione giudiziaria che di fatto non apporterà alcun miglioramento al buon funzionamento della giustizia, appare evidente che abbiamo di fronte una Pubblica Amministrazione incapace di valorizzare la professionalità dei dipendenti, obsoleta, compromessa nella reale possibilità di garantire i servizi ai cittadini.”
“Noi della UIL PA abbiamo indicato nella effettiva modernizzazione della pubblica amministrazione e nel recupero della contrattazione l’unica via possibile di crescita e sviluppo per il Paese: per farlo occorrono risorse, occorre rilanciare la contrattazione integrativa per coniugare produttività ed efficienza, ridurre i costi della politica e della burocrazia, risolvere il problema del precariato.”