Le RSU FP CGIL e UIL PA ed i lavoratori delle Soprintendenze, degli Archivi, delle Biblioteche e
delle Direzioni Generali afferenti ritengono necessario lanciare un appello riguardante le gravi
condizioni vissute dai lavoratori come conseguenza delle scelte operate a livello di riorganizzazione
del Ministero. Condizioni che si aggravano ogni giorno di più per effetto della gravissima carenza di
personale a cui si aggiunge un aumento esponenziale dei carichi di lavoro.

Nello specifico le criticità riguardano:
1) Il ridimensionamento oggettivo del sistema della tutela del patrimonio culturale.
Le riforme organizzative che si sono susseguite dal 2014, a partire dalla separazione dell’ambito
museale dalla Soprintendenza, hanno determinato un grave impoverimento negli organici con la
perdita di professionalità tecnico-scientifiche, amministrative e di figure dirigenziali destinate agli
istituti museali. L’istituzione della Soprintendenza unificata, in questo senso, prospettata come una
operazione di semplificazione amministrativa, si è rivelata invece una scelta volta a ridurre
significativamente i dirigenti addetti al settore della tutela.
Analogamente i settori di Archivi e Biblioteche sono stati soggetti ad un drastico ridimensionamento
del fabbisogno professionale specifico, sia delle figure dirigenziali che di quelle tecnico-scientifiche
e di supporto.
Conseguenza di queste scelte organizzative è stata un insostenibile aggravio dei carichi di lavoro e
delle responsabilità in capo ai pochi lavoratori rimasti nell’ambito della tutela,

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Lettera-Appello per tutela Patrimonio Culturale