Noi non ci stiamo, siamo dalla parte della Costituzione, dei diritti di cittadinanza, della coesione e giustizia sociale, del sostegno alle persone di questo Paese. Per questo, il 16 dicembre, in tutta la Lombardia sarà sciopero, con manifestazioni territoriali.
In data 5/12/2022 a Milano presso la sede UIL si è tenuta una riunione del Coordinamento regionale UILPA Entrate Lombardia.
Presenti ai lavori il Coordinatore generale nazionale Uilpa Entrate Renato Cavallaro, il segretario generale regionale Uilpa Lombardia Carmine Villani, la segretaria generale Uilpa Milano Artemisia Fasano e i responsabili del Dipartimento nazionale Uilpa Proselitismo Domenico Di Cristo e Giorgio Dimauro.
Giornata Europea della Giustizia Civile
L'Influenza del Diritto Comunitario e delle Pronunce
della Corte di Giustizia dell'Unione Europea
sulla Giusisprudenza del Distretto di Milano
Egregio Presidente, gentile Dirigente, avendo ricevuto notizia del prossimo ciclo di incontri sulla
riforma "Cartabia", questa RSU rileva come gli stessi, incluso il convegno di domani 4 novembre
avente medesimo oggetto, non siano stati estesi anche al personale amministrativo.
Le scriventi OO.SS. territoriali chiedono ai propri Coordinamenti nazionali di trasmettere
il presente documento agli organi dell’Istituto per rappresentare la situazione di questo
importante territorio relativamente al nuovo assetto organizzativo.
Anche nel lavoro pubblico l’attività sindacale sta per riprendere a pieno regime dopo la pausa estiva. Che clima si respira?
C’è parecchia ansia in giro perché la Pubblica Amministrazione è investita in pieno dai contraccolpi della recente crisi politica sommata alla crisi economica in atto da parecchio tempo. Nei Ministeri, nelle Agenzie, negli Enti previdenziali, ovunque c’è un clima difficile, come di sospensione e di attesa. Clima che, le assicuro, non ha fatto passare le vacanze tranquille a nessuno. Quest’estate il mio telefonino non ha smesso di squillare neanche nella settimana di ferragosto. A chiamarmi erano colleghi con le più disparate domande, il cui comun denominatore era la preoccupazione per il futuro.
Firenze piange (gli Uffizi minacciano la chiusura), Milano non ride: Pinacoteca, pochi addetti
E il Cenacolo Vinciano è costretto a ridurre gli orari nonostante le richieste dei visitatori