Finché il ministro Brunetta poteva dispensare solo consigli strampalati, i dipendenti pubblici hanno
potuto risalire faticosamente la china del “fannullone a prescindere”; ora che può dare il cattivo
esempio, rischia di far precipitare nuovamente nel baratro l’apparato pubblico.
Nell’intervista rilasciata qualche giorno fa, il neoministro ha paventato il rientro urgente di tutti i
dipendenti pubblici in servizio in presenza confidando in un aumento della produttività e, di
riflesso, del PIL nazionale a prescindere dallo stato di emergenza prorogato fino al 31 dicembre.