UILPA Milano e Lombardia
 

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CGIL CISL UIL: Governo mantenga l'impegno assunto per una rapida approvazione del Ddl Puglisi

cgilcisluil

Dal 3 agosto con l'entrata in vigore della legge di riforma del sistema penale è stato introdotto nel codice penale il nuovo art. 162-ter, relativo all'estinzione di alcuni reati a seguito di condotte riparatorie, tra cui il reato di stalking. In seguito a questa novità legislativa, i molestatori possono ottenere senza il consenso della vittima la possibilità di un risarcimento di natura pecuniaria”.

Lo sottolineano in una nota Loredana Taddei, Responsabile nazionale delle Politiche di Genere di Cgil, Liliana Ocmin, Responsabile del Coordinamento Nazionale donne Cisl ed Alessandra Menelao, Responsabile nazionale Centri di ascolto Uil, che aggiungono: "è già successo a Torino, dove si è verificato uno dei primi casi, non è detto che sia l'unico e certamente non l'ultimo, dell'applicazione dell'istituto sulla giustizia riparativa: il gup ha imposto alla vittima, contro la sua volontà, di accettare 1.500 euro, la cifra offertale come risarcimento, valutandola “congrua” ed ha conseguentemente dichiarato “estinto il reato per condotte riparatorie”. Insomma, come era ampiamente prevedibile e come avevamo con forza denunciato, basta pagare, anche poco e tutto si sistema. In Italia le donne che nel corso della vita hanno subito stalking sono 3 milioni e mezzo, ma sono molte di più se si contano quelle che non denunciano per mancanza di fiducia e che pensano che tanto non cambierebbe nulla. E' un sommerso destinato a crescere adesso che lo stalker può cavarsela pagando ridicoli risarcimenti. Invitiamo, dunque, il Ministro Orlando a mettere in atto la disponibilità già annunciata a rivedere la norma ed a cancellare il reato di stalking da quelli per i quali è possibile dichiarare l’estinzione in forza delle condotte riparatorie dell’imputato. E' prioritario ed urgente che il governo mantenga l'impegno che si è assunto pubblicamente per una rapida approvazione del Ddl Puglisi, incardinato in Commissione Giustizia del Senato, che sottrae lo stalking dall'applicazione dell'istituto della giustizia riparativa con conseguente estinzione del reato. Cgil Cisl Uil continueranno a mettere in campo mobilitazioni in tutti i territori perché questo impegno dell'esecutivo si concretizzi nel più breve tempo possibile”.

Roma, 3 novembre 2017

 

Stalking, 162 ter: inaccettabile includere stalking tra reati estinguibili con risarcimento

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Roma, 28 giugno - «La denuncia  lanciata dai sindacati in merito allo stalking, di fatto in parte depenalizzato dalla riforma del processo penale, non è una bufala, tantomeno un 'procurato allarme', come qualcuno improvvidamente ha scritto. Ma evidenzia la necessità di una maggiore cura e attenzione nel formulare norme che attengono alla sfera della tutela delle donne vittime di stalking». È quanto si legge in una nota unitaria a firma Loredana Taddei, responsabile nazionale delle Politiche di Genere della Cgil, Liliana Ocmin, responsabile del coordinamento nazionale donne Cisl e Alessandra Menelao, responsabile nazionale dei centri di ascolto della Uil. «È un fatto innegabile - proseguono - che con il nuovo art.162 introdotto dalla recente Riforma della Giustizia sarà possibile estinguere i reati perseguibili a querela con le condotte riparatorie, con un risarcimento". Per le dirigenti sindacali "è grave che tra questi reati, poiché non è stato espressamente escluso dal 'calderone' di quelli che si possono rimettere, sia di fatto compreso anche lo stalking».

Per Taddei, Ocmin e Menelao è quindi necessario "che il reato, nella parte in cui prevede la remissione della querela, venga espressamente escluso dalla 162 ter, e soprattutto che non sia monetizzabile". "Il danno che produce anche sul versante culturale - sostengono - è enorme, e porta alla sottovalutazione dei segnali di stalking cosiddetti 'meno gravi', ma che per il loro potenziale meno gravi non sono, e che se perseguiti possono impedire l'escalation della violenza, vero nodo del fenomeno dello stalking". "È inaccettabile - concludono le responsabili di Cgil, Cisl e Uil - che la politica non presti l'attenzione dovuta a temi come quello della violenza contro le donne, ormai ogni giorno al centro dei fatti di cronaca".

Cgil,Cisl,Uil: reato cancellato, una vergogna nel paese dove una donna viene uccisa ogni due giorni

Roma, 27 giugno - Lo Stato non può tradire le donne due volte, prima esortandole a denunciare e poi archiviando le denunce, o peggio, a depenalizzare il reato di stalking. A una settimana dall'efferato femminicidio della oncologa Ester Pasqualoni, uccisa dallo stalker contro il quale aveva presentato due denunce, entrambe archiviate, scopriamo che nella legge di riforma del codice penale, approvata il 14 giugno 2017, si prevede l'introduzione di un nuovo articolo: il 162 ter, che prevede l’estinzione dei reati a seguito di condotte riparatorie. Uno di questi reati è lo stalking. Senza il consenso della vittima l’imputato potrà estinguere il reato pagando una somma se il giudice la riterrà congrua, versandola anche a rate. La denuncia arriva da Loredana Taddei, Responsabile nazionale delle Politiche di Genere di Cgil, Liliana Ocmin, Responsabile del coordinamento nazionale donne Cisl e da Alessandra Menelao, Responsabile nazionale dei centri di ascolto della Uil. Si presume inoltre che la legge sia estesa a tutti i reati contro la persona che prevedono una pena di 4 anni di condanna. Un'assurdità di una gravità assoluta, peraltro, in totale contrasto anche con la Convenzione di Istanbul. Quante donne uccise o perseguitate dobbiamo contare dopo che questa nuova norma verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale? Indipendentemente dalla volontà della vittima basterà al reo (come se fosse al mercato a comprare della carne fresca) presentare un’offerta risarcitoria che sia congrua per il giudice, e magia delle magie, il reato verrà estinto.

Il reato di stalking non può essere depenalizzato in un paese come l'Italia dove ogni due giorni viene uccisa una donna e che ha registrato nel 2016 120 femminicidi. E dove evidentemente non c'è la volontà politica di combattere questa mattanza.

 

 

convegnovaresepariopportunit

 

 17settembre2016

 

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Si svolgerà giovedì 10 marzo 2016,  dalle ore 9.30, presso la Camera sindacale UIL di Pavia, Via S. Giovannino 4/B, Pavia il convegno “Non sei più sola” cui parteciperanno Alessandra Menelao, Responsabile Nazionale del Centro di Ascolto Mobbing e Stalking UIL, Carlo Barbieri, Segretario camera sindacale UIL di Pavia, Massimo Depaoli, Sindaco di Pavia, Danilo Margaritella, Segretario Regionale UIL Milano e Lombardia, Avv. Caterina Manago, Legale del Centro di Ascolto UIL, Dott.ssa Patrizia Pasci, Psicologa del Centro di Ascolto UIL, Anna Maisto, Responsabile del Centro di Ascolto UIL Milano e Lombardia.

 

 

ItalMobbing

 

stalking

 

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