UILPA Milano e Lombardia
 

Ieri, a pochi passi dalla Prefettura di Milano, si è tenuto uno sciopero promosso da Uilpa, FP Cgil e Confsal Unsa,
per denunciare i gravi problemi organizzativi che affliggono proprio il mondo prefettizio in Lombardia e non solo.

 “Ci troviamo di fronte a una situazione – commenta il segretario generale UILPA Lombardia Gian Luigi Madonia –
che arriva da lontano, fin da luglio quando i sindacati evidenziavano come in Prefettura si lavora con meno di duecento persone,
a causa di pensionamenti e mancate assunzioni, con stipendi che calano e il salario accessorio che risulta bloccato.
Lo avevamo detto a suo tempo: se l’atteggiamento dei vertici non verrà modificato, intraprenderemo percorsi di protesta.”

E così è stato. Anzi, lo sciopero è stato fortemente partecipato proprio a sottolineare che i problemi sono concreti e urgenti.
Il Segretario generale UILPA Milano, Giorgio Dimauro, ha affermato: “La nostra mobilitazione ha avuto successo.
In assemblea erano presenti 120 lavoratori e molti altri in videoconferenza.
Si sono collegate prefetture da tutta la Lombardia e da altre regioni per arrivare a diverse centinaia di persone.
È la dimostrazione che il disagio non riguarda solo Milano.”

Al centro della protesta la carenza strutturale di personale, stimata intorno al 40%, che secondo la UILPA
rende sempre più difficile garantire servizi efficienti ai cittadini, ma anche la gestione del lavoro agile.

Nonostante i tentativi della dirigenza di far revocare la protesta, l’assemblea ha votato all’unanimità
per proseguire la vertenza e non esclude nuove mobilitazioni.
La UILPA chiede che l’Ufficio Territoriale del Governo e il Ministero dell’Interno aprano un confronto serio sul futuro del personale.
“La Prefettura è il cuore dello Stato sul territorio – ha concluso Dimauro – e deve essere messa in condizione di funzionare.”

 

 © www.uilpa.it

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