Il 18/03/2022 in piazza Repubblica a Roma, di fronte alla sede dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, un migliaio di dipendenti dell’Ispettorato del Lavoro hanno manifestato in segno di protesta per l’iniqua esclusione del personale dell’Ispettorato dall’armonizzazione dell’indennità di amministrazione.


L’adesione allo sciopero è stata piena e massiccia, in tante sedi territoriali la percentuale ha raggiunto percentuali enormi, basti pensare a sedi quali gli uffici interregionali della Lombardia e territoriali di Milano-Lodi che hanno raggiunto percentuali tra il 97 ed il 100%.
Nella capitale i lavoratori sono stati ricevuti dal Direttore INL, il quale pur ribadendo il suo impegno per porre rimedio al perpetrarsi di tale ingiusta disparità di trattamento tra i lavoratori INL e quelli del Ministero del Lavoro, non ha però di fatto comunicato alcuna concreta novità.
Successivamente una delegazione di rappresentanti sindacali dei lavoratori ricevuta presso la sede del Ministero del Lavoro ha occupato simbolicamente l’aula Gino Giugni ottenendo la disponibilità da parte del Ministro Orlando ad un incontro per il prossimo 30 marzo.
I lavoratori INL dal 2017, data di istituzione dell’Agenzia che ha accorpato le funzioni di vigilanza del Ministero del Lavoro dell’INPS e dell’INAIL, hanno viste disattese le promesse di omogenizzazione dei trattamenti retributivi tra i vari enti, anzi oggi subiscono un ulteriore schiaffo con l’esclusione dalla perequazione dell’indennità di amministrazione che rende ancor più deteriore il trattamento retributivo anche rispetto ai dipendenti del Ministero del Lavoro.
I lavoratori dell’Ispettorato sono stanchi di essere considerati l’ultima ruota del carro, sono stanchi di veder rimpinguare i propri organici con nuovi concorsi e poi dover assistere dopo qualche tempo ad una inesorabile e costante fuga di nuovi colleghi presso altri enti che meglio sanno gratificare e retribuire la professionalità dei propri lavoratori.
La cosiddetta AGENZIA ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO è stata partorita con la malsana idea del costo zero, ed è continuata senza alcuna risorsa aggiuntiva. Ora si è addirittura partorita l’aberrante idea del costo sottozero escludendo i lavoratori INL dal legittimo riconoscimento all’armonizzazione dell’indennità di amministrazione, togliendo dignità alla professionalità di tutto il personale.
Inoltre, dal punto di vista lavorativo, le condizioni lavorative non brillano, visto che in soli cinque anni si sono succeduti tre direttori con conseguenti organizzazioni e riorganizzazioni dell’Ispettorato, con ricadute sull’organizzazione del lavoro che non trova precedenti in altre amministrazioni pubbliche; continui cambiamenti e modifiche hanno interessato anche gli applicativi gestionali senza però comportare gli auspicati efficientamenti. Gli altri enti a differenza dell’INL dispongono di apparati informatici efficaci ed efficienti hanno banche dati aggiornate e non obsolete tutto questo ha portato allo stremo i pochi lavoratori rimasti, che nell’ultimo anno si sono visti, come se non bastasse, caricati di nuove e rilevanti competenze come quella generalizzata sul fronte sicurezza.
I lavoratori INL non possono accettare l’ennesimo arretramento perché ormai la misura è colma e ne va della dignità dei tanti lavoratori che a fronte delle elevate professionalità si vedono riconoscere trattamenti deteriori e mortificanti. E per questo motivo che così tanti lavoratori sono fermi e decisi a continuare la mobilitazione e tutte le azioni di lotta necessarie. Lo stato di agitazione che è in essere da oltre un mese non potrà cessare fino a quando il Ministro del Lavoro, quello del MEF, il Governo non troveranno le risorse necessarie ad adeguare la disposizione normativa e sanare questa ignobile disparità di trattamento restituendo la sottratta dignità ai lavoratori dell’INL.

UILPA LAVORO MILANO
Roberto Grasso