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Oggi, 1 gennaio 2018, festeggiamo la ricorrenza dell'entrata in vigore della nostra Costituzione: 70 anni. Già ieri il capo dello Stato Mattarella, nel suo rituale discorso di fine anno, ha ricordato il valore della nostra Carta e l'impegno dei Padri della Costituzione; proseguiranno oggi le commemorazioni con attente riflessioni sulla qualità del pensiero e dell'etica politica degli stessi, ma temiamo che ancora una volta passeranno sotto silenzio il valore, la tenacia, la lungimiranza  e lo spessore etico-politico delle Madri della nostra Costituzione. Passerà sotto silenzio il fondamentale contributo portato -  benché minoranza nell'Assemblea Costituente -  affinché la nostra Costituzione fosse così anticipatrice dei principi inseriti in seguito anche nella dichiarazione ONU dei diritti umani. Le 21 elette, meno del 4% dell’intera Assemblea Costituente di 565 eletti - e soprattutto le 5 della Commissione dei 75 - hanno contribuito a fissare nella Carta Costituzionale principi fondamentali, nuove solide basi con cui ripartire e creare una nuova società, consentendo  l'ingresso delle donne nel più alto livello delle istituzioni rappresentative. Quattordici erano laureate e molte insegnanti, qualche giornalista-pubblicista, una sindacalista e una casalinga; 14 erano sposate e con figli. Molte avevano preso parte alla Resistenza, pagando spesso personalmente e a caro presso le loro scelte.

Il primo successo fu quello di ottenere che il premio della Repubblica, di £ 3000, fosse esteso anche alle vedove di guerra e alle mogli dei prigionieri, ma si devono al loro pensiero e alla loro determinazione l’art. 3 che disciplina il principio di uguaglianza, l’art. 37 che tutela il lavoro delle donne e dei minori (la parità di salario, la cancellazione della clausola di nubilato), l’art. 29 che riconosce l’uguaglianza tra i coniugi, l’art. 30 che tutela i figli nati al di fuori del matrimonio, l’art. 51 che garantisce alle donne l’ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive. Se alle idee dei Padri della Costituzione si è sempre dato il giusto riconoscimento, minor considerazione è stata rivolta alle Madri Costituenti: pochissimo spazio sui loro nomi nei libri di storia, negli articoli dei giornali, nelle trasmissioni televisive.

Per queste ragioni riteniamo che oggi sia importante - per le donne e gli uomini di ieri, oggi e domani -   nella ricorrenza della sua entrata in vigore,  ricordare il ruolo e l'importanza delle Madri della  Costituzione Italiana:

Adele Bei Ciufoli, Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Elisabetta ( Elsa) Conci, Filomena Delli Castelli, Maria Federici Agamben, Angiola Minella, Maria Fiorini Nicotra, Nadia Gallico Spano, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi Cingolani, Nilde Jotti, Teresa Mattei, Angelina (Lina) Merlin, Rita Montagnana Togliatti, Ottavia Penna baronessa Buscemi, Elettra Pollastrini, Teresa (Estella) Noce Longo, Maria Lisa (Marisa) Cinciari Rodano,Maddalena Rossi Semproni,Vittoria Titomanlio.

 

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