UILPA Milano e Lombardia
 

concretezza

Riportiamo di seguito la dichiarazione del Segretario confederale UIL, Antonio Foccillo: "Accogliamo con favore le prospettive di semplificazione e digitalizzazione della P.A., ma soprattutto quelle di stabilizzazione e di ricambio generazionale della sua popolazione lavorativa, che ci sono arrivate ieri dalle parole della Ministra Bongiorno alla presentazione del Ddl c.d. concretezza. Si è annunciato il via libera alle assunzioni per il triennio 2019-2021 attraverso lo scorrimento delle graduatorie e l’indizione di nuovi concorsi da svolgersi con procedure semplificate e più celeri. È quello che, con i noti dati sull’età media alla mano, abbiamo sempre invocato e chiesto e per cui abbiamo lavorato in questi ultimi anni fin dall’accordo del 30 novembre 2016. Proprio su quella via è necessario ripartire per tutelare il benessere lavorativo, in primo luogo, dei tanti precari storici della nostra P.A., stabilizzandoli dopo tanti anni di proroghe e vane attese.

E ancora. Riteniamo importante la volontà di voler stanziare fondi nella legge di bilancio per il triennio contrattuale 2019/2021 già dal prossimo anno. Nel pubblico impiego non possiamo incappare nuovamente nell’ennesima stasi proprio ora che abbiamo ripristinato la normale fisiologia contrattuale e il ruolo della contrattazione stessa. Non potremmo accettare un ulteriore rinvio e ci batteremo perché non sia così. Proprio con il prossimo contratto, infatti, si dovranno porre le basi per la ripresa del potere d’acquisto perso dai pubblici dopo dieci anni di mancati rinnovi e blocco delle carriere.

Apprezziamo anche l´impostazione di un provvedimento che «vuole permettere alla P.A. di cominciare a correre», puntando forte sull’adeguamento digitale delle istituzioni e dei servizi che offre alla cittadinanza. Si tratta di un obiettivo che, come UIL, riteniamo strategico per la vita dei cittadini, semplificandone e velocizzandone i rapporti con gli enti a cui si rivolgono.Tutte queste sono ottime intenzioni che auspichiamo si traducano, anche attraverso il nostro fattivo coinvolgimento, in interventi proficui per il rilancio di tutto il sistema Paese.

Rimangono, tuttavia, i nostri dubbi sull’insistenza avverso i soliti c.d. furbetti del cartellino.

Nessuno vuole giustificare chi sbaglia, ma ribadiamo che le regole ci sono e che sul fronte della prevenzione dei casi di falsa attestazione della presenza debba guardarsi con attenzione a tutti i profili relativi alla tutela della privacy dei soggetti coinvolti. Quello che ci preme, in particolar modo, è che tutto questo non si traduca nuovamente in un leit motiv che avalli nuove misure penalizzanti per i lavoratori. Per questi motivi, sosteniamo ancora una volta che per “tutelare i dipendenti che lavorano” – che sono la maggioranza – bisogna prima necessariamente passare per la promozione e la tutela del loro benessere lavorativo.

Roma, 14.09.2018 fonte Uil

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